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Messaggi Scelti, Vol. 2 - Contents
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    I talenti appartengono a Dio

    Colui chi giudica con giustizia, ha detto: Senza di me non potete fare nulla. (Giovanni 15:5) Tutti i talenti, grandi o piccoli, sono stati affidati agli uomini da Dio, affinché fossero impiegati al Suo servizio. E quando gli uomini usano le proprie capacità per se stessi, e non si preoccupano di lavorare in armonia con i medici, che sono della stessa fede, manifestano che sono inclini a giudicare i loro simili. Non cercano di rispondere alla preghiera di Cristo, che pregò per loro affinché fossero un solo, così come Lui è uno col Padre. Dal momento, che questi uomini chiedono remunerazioni esorbitanti per i servizi dati, Dio, il Giudice di tutta la terra, richiederà da loro lo stesso valore esagerato che essi hanno stabilito per se stessi.MS2 121.6

    Così come loro giudicano il loro valore dal punto di vista monetario, il Signore giudicherà le loro opere, e confronterà i loro servizi con la valutazione che hanno fatto di se stessi. A meno che si convertano,altrimenti coloro che sopravalutano le loro capacità non entreranno nel cielo, perché il loro influsso personale nel servire Cristo, non potrà mai bilanciare il piatto della bilancia dove hanno posto la stima che hanno fatto di sé stessi e le richieste economiche per i servizi resi agli altri.MS2 121.7

    Chi è egoista e avido, ed è ansioso di prendere fino all’ultimo soldo dalle nostre istituzioni per il salario dei suoi servizi, sta limitando l’opera di Dio, certamente avrà la sua ricompensa.MS2 122.1

    Tale persona non può essere ritenuta degna di entrare nelle dimore che Cristo è andato a preparare per coloro chi rinnega se stesso, prende la croce e lo segue. L’idoneità degli uomini per entrare nell’eredità comprata con sangue, viene esaminata in questa vita, e questa vita serve come un tempo di prova. Coloro chi hanno lo spirito d’abnegazione manifestato da Cristo, quando consegnò sé stesso per la salvezza dell’umanità caduta, sono quelli che bevono dallo stesso calice, essi saranno battezzati con lo stesso battesimo, e condivideranno la gloria del Redentore.
    Lettera 41, 1890
    MS2 122.2

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