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Conflitto E Coraggio - Contents
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    Offerte Di Due Fratelli, 18 gennaio

    Per fede Abele offrì a Dio un sacrificio più eccellente di quello di Caino; per essa egli ricevette la testimonianza che era giusto, quando Dio attestò di gradire le sue offerte; e per mezzo di essa, benché morto, egli parla ancora. Ebrei 11:4CeC 22.1

    Caino e Abele, figli di Adamo, avevano un carattere molto diverso. Abele era fedele a Dio e considerava il suo atteggiamento nei confronti dell’umanità decaduta giusto e generoso: egli aveva accettato con gratitudine la speranza della salvezza. Caino, invece, coltivava sentimenti di ribellione e disapprovava Dio perché aveva maledetto la terra e l’uomo a causa del peccato di Adamo. Egli permetteva che la sua mente indugiasse negli stessi pensieri che avevano portato Satana alla rovina: metteva in dubbio la giustizia e l’autorità di Dio ed era orgoglioso e superbo... CeC 22.2

    Caino si era presentato davanti al Signore animato da sentimenti di ribellione e di sfiducia: non credeva nell’importanza del sacrificio che Dio aveva promesso per la salvezza dell’uomo e dubitava della necessità di offrire delle vittime. Il suo dono non esprimeva il pentimento per il peccato. Egli non aveva compreso, come molti anche oggi, che seguire la volontà di Dio, affidando la propria salvezza al sacrificio del Messia promesso, significa riconoscere la propria debolezza. Caino scelse l’autosufficienza di far valere i propri meriti. Invece di portare un agnello e unire il sangue alle altre offerte, presentò solo i frutti della terra, prodotto del suo lavoro, come un favore che faceva a Dio e per il quale doveva aspettarsi approvazione...CeC 22.3

    Abele aveva compreso i grandi princìpi della salvezza. Riconosceva di essere un peccatore: era cosciente della natura del male e della sua conseguenza più tragica, la morte. Capiva che tutto questo aveva creato una barriera fra lui e Dio. Uccise una vittima, sacrificò una vita: con questo atto, Abele riconosceva la validità della legge che era stata trasgredita. Nel sangue dell’agnello egli vide il sacrificio futuro, il Cristo che moriva in croce, sul Calvario. Manifestò la sua fede nella liberazione che il Messia avrebbe compiuto e questa, per lui, rappresentava la testimonianza più certa del fatto che era stato considerato giusto e che la sua offerta era stata accettata...CeC 22.4

    Anche Caino avrebbe potuto comprendere questa verità. Egli non era vittima di un piano arbitrario: Dio non aveva predestinato l’uno e condannato l’altro. Abele scelse l’ubbidienza e la fede, Caino lo scetticismo e la ribellione. In questo consisteva la differenza tra i due. PP 71,72CeC 22.5

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