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Conflitto E Coraggio - Contents
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    L’io Del Discepolo Giuda, 6 settembre

    Ma vi sono alcuni tra voi che non credono”; Gesù infatti sapeva fin dal principio chi erano coloro che non credevano, e chi era colui che lo avrebbe tradito. Giovanni 6:64CeC 283.1

    Mentre Gesù preparava i discepoli alla loro consacrazione, uno che non era stato chiamato insistette per essere accolto. Era Giuda Iscariota, un uomo che professava di essere un discepolo del Cristo. Si avvicinò sollecitando un posto nella cerchia ristretta dei discepoli. Con fervore e apparente sincerità disse a Gesù: “Maestro, io ti seguirò dovunque tu vada”. Matteo 8:19. Gesù non lo respinse e neppure lo accolse, ma si limitò a dirgli queste melanconiche parole: “Le volpi hanno delle tane e gli uccelli del cielo dei nidi, ma il Figliuol dell’uomo non ha dove posare il capo”. Matteo 8:20. Giuda credeva che Gesù fosse il Messia. Unendosi agli apostoli, sperava di assicurarsi una posizione di prestigio del nuovo regno. I discepoli ci tenevano che Giuda entrasse nella loro cerchia. Siccome aveva un aspetto distinto, era intelligente e aveva capacità organizzative lo raccomandarono a Gesù come un elemento prezioso e si stupirono quando Gesù lo accolse con freddezza. I discepoli erano scontenti del fatto che Gesù non avesse cercato di assicurarsi la collaborazione dei capi d’Israele e ritenevano che commettesse un errore a non chiedere l’appoggio di quegli uomini influenti. Se avesse respinto anche Giuda, essi avrebbero dubitato della sua saggezza. Ma l’esperienza successiva di quell’uomo avrebbe dimostrato quanto sia pericoloso lasciarsi guidare da considerazioni umane quando si deve decidere se qualcuno è adatto o no per l’opera di Dio.... Quando Giuda si unì ai discepoli, non restò insensibile alla bellezza del carattere del Cristo. Anch’egli subì l’influsso di quella potenza divina che conquistava le anime.... Il Salvatore leggeva nel cuore di Giuda e sapeva in quale abisso di iniquità sarebbe precipitato se non fosse stato liberato dalla grazia di Dio. Chiamandolo come collaboratore, il Signore lo poneva in continuo contatto con le manifestazioni del proprio amore disinteressato. Anche Giuda, se avesse aperto il suo cuore al Cristo e avesse permesso alla sua grazia di scacciare il demone dell’egoismo, sarebbe potuto diventare un cittadino del regno di Dio... Dio accetta gli uomini come sono... li forma per il suo servizio. Vengono scelti nonostante le loro imperfezioni affinché, mediante la conoscenza, la pratica della verità e la grazia del Cristo, siano trasformati alla sua immagine.... Giuda ebbe le stesse possibilità degli altri discepoli e ascoltò le stesse preziose lezioni. Ma per seguire i propri desideri e le proprie idee, non volle ubbidire alla verità del Cristo. Non volle rinunciare alle proprie idee per accogliere la sapienza che viene dall’alto. Ibid 293-295CeC 283.2

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