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Conflitto E Coraggio - Contents
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    Pilato, 14 novembre

    Allora Pilato, vedendo che non otteneva nulla, ma che anzi il tumulto cresceva sempre più, prese dell’acqua e si lavò le mani davanti alla folla, dicendo: «Io sono innocente del sangue di questo giusto; pensateci voi». Matteo 27:24CeC 322.1

    Se Pilato fosse stato fermo sin dall’inizio e si fosse rifiutato di condannare un uomo che trovava senza colpa, avrebbe infranto quella catena fatale che lo avrebbe legato al rimorso per tutta la vita. Se avesse proclamato chiaramente le sue convinzioni intorno alla giustizia, gli ebrei non avrebbero osato imporgli la loro volontà. Certo, Gesù sarebbe stato ugualmente condannato a morte, ma Pilato non ne avrebbe avuto la responsabilità. Invece Pilato, a poco a poco aveva violato la propria coscienza. Aveva trovato pretesti per non giudicare con giustizia ed equità, e ora si trovava in balia dei sacerdoti e dei capi. L’incertezza e l’indecisione provocarono la sua rovina... DA 732CeC 322.2

    Angosciato e confuso, Pilato guardò il Salvatore. In quella frenesia generale, solo il suo volto era sereno. Pareva che intorno al suo capo risplendesse una dolce luce. Pilato si convinse della sua divinità. Volgendosi verso la folla, disse: “Io sono innocente del suo sangue. Prendetelo e crocifiggetelo, ma ricordatevi, o sacerdoti e capi, che io dichiaro che Egli è giusto. Colui che Egli chiama suo Padre condanni voi e non me per ciò che è successo in questo giorno”. Poi volgendosi a Gesù gli disse: “Perdonami per questo atto. Io non posso salvarti” ... Pilato voleva liberare Gesù, ma non poteva farlo senza mettere a repentaglio la sua posizione e il suo onore. Piuttosto che perdere la sua potenza terrena, preferì sacrificare una vita innocente. Quante persone, per evitare perdite o sofferenze, sacrificano i princìpi nello stesso modo. La coscienza e il dovere indicano una strada, mentre l’interesse personale ne indica un’altra. Pilato cedette ai capricci della folla, e piuttosto che correre il rischio di perdere il suo posto, consegnò Gesù perché fosse crocifisso. Nonostante tutte le sue precauzioni, gli capitò in seguito proprio quello che temeva: gli onori gli vennero tolti; perse il suo alto incarico e, ferito nell’orgoglio e tormentato dai rimorsi, morì non molto tempo dopo la crocifissione del Cristo. Nella stessa maniera, tutti coloro che scendono a compromessi con il peccato, ne ricaveranno soltanto dolore e rovina. “V’è tal via che all’uomo par dritta, ma finisce col menare alla morte”. Proverbi 14:12. Ibid 738CeC 322.3

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