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Conflitto E Coraggio - Contents
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    Amicizia, Non Più Segreta, 17 novembre

    Dopo queste cose, Giuseppe d’Arimatea che era discepolo di Gesù, ma di nascosto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di poter prendere il corpo di Gesù; e Pilato glielo permise. Egli dunque venne e prese il corpo di Gesù. Or venne anche Nicodemo, che in precedenza era andato di notte da Gesù, portando una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre. Giovanni 19:38,39CeC 325.1

    Né Giuseppe né Nicodemo avevano accettato apertamente il Salvatore mentre era in vita. Temevano che un tale atto li escludesse dal sinedrio, e speravano piuttosto di poterlo aiutare con la loro presenza in quel concilio. Per un po’ di tempo pensarono di esservi riusciti; ma i sacerdoti, invidiosi, vedendo la loro simpatia per Gesù, ne avevano contrastato i piani; e durante la loro assenza, Gesù era stato condannato alla crocifissione. Ora che il Salvatore era morto non c’era più ragione di nascondere il loro affetto per lui; e mentre i discepoli avevano paura di farsi riconoscere in quanto tali, Giuseppe e Nicodemo vennero coraggiosamente in loro aiuto...CeC 325.2

    Nicodemo, quando vide Gesù innalzato sulla croce, si ricordò delle parole che il Maestro gli aveva detto quella notte sul monte degli Ulivi: “Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figliuol dell’uomo sia innalzato, affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna”. Giovanni 3:14, 15. Durante il sabato che Gesù passò nel sepolcro, Nicodemo ebbe modo di riflettere. Una luce chiara illuminò la sua mente, ed egli comprese le parole che Gesù gli aveva detto. Si rese conto di quanto aveva perduto non seguendo pienamente il Salvatore mentre era in vita. Ripensò a tutti gli avvenimenti del Calvario. La preghiera di Gesù per i suoi crocifissori, la sua risposta alla richiesta del ladrone morente parlarono al cuore di quel dotto membro del sinedrio. CeC 325.3

    Rivide il Salvatore nella sua agonia e riudì il suo ultimo grido: “È compiuto!”, simile a quello di un conquistatore. Rivide la terra scossa dal terremoto, il cielo oscurato, la cortina lacerata, le pietre che si schiantavano, e la sua fede trionfò per sempre. Gli eventi che avevano fatto svanire le speranze dei discepoli, convinsero Giuseppe e Nicodemo della divinità di Gesù. I loro timori furono vinti dal coraggio di una fede ferma e incrollabile. Ibid 773-776CeC 325.4

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