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Conflitto E Coraggio - Contents
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    Natura, Il Migliore Maestro, 13 gennaio

    Ma interroga ora le bestie e ti istruiranno, gli uccelli del cielo e te lo diranno; o parla alla terra, ed essa ti istruirà, e i pesci del mare te lo racconteranno. Fra tutte queste creature chi non sa che la mano dell’Eterno ha fatto questo? Giobbe 12:7-9CeC 17.1

    Per quanto la terra fosse stata guastata dal peccato, la natura continuava a essere il libro di testo dell’uomo, che ora però non poteva più parlare solo di bene, perché il male era presente ovunque. Là, dove una volta erano scritti solo il carattere di Dio e la conoscenza del bene, si leggeva ormai anche il carattere di Satana ed era evidente la conoscenza del male... Adamo ed Eva notarono i primi segni di deterioramento nei fiori che appassivano e nelle foglie che cadevano. In modo vivido compresero la triste realtà che ogni essere vivente doveva morire. Perfino l’aria, dalla quale dipendeva la loro vita, recava in se i germi della morte... Ogni cosa ricordava loro continuamente il dominio perduto. Fra le creature inferiori, Adamo aveva occupato la posizione di re e, finché era rimasto fedele a Dio, la natura tutta aveva riconosciuto la sua sovranità; in seguito alla disubbidienza, però, egli perse tale predominio. Lo spirito di ribellione, al quale egli stesso aveva aperto la via, si estese a tutto il regno animale. Non solo la vita dell’uomo, ma la stessa natura delle bestie, gli alberi della foresta, l’erba dei campi, e addirittura l’aria, tutto rivelava la triste lezione della conoscenza del male. L’uomo, tuttavia, non fu abbandonato alle conseguenze del male da lui stesso scelto. Nella condanna pronunciata su Satana, fu dato l’annuncio della redenzione: “Io porrò inimicizia fra te e la donna”, disse Dio “e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno”. Genesi 3:15. Questa sentenza, che i nostri progenitori udirono distintamente pronunciata da Dio, fu per loro una promessa. Prima di udire parlare delle spine e dei cardi, del lavoro faticoso e del dolore che dovevano costituire il loro retaggio, o della polvere alla quale dovevano ritornare, essi udirono delle parole che dettero loro speranza. Tutto quello che era stato perduto cedendo a Satana poteva essere riconquistato per mezzo di Cristo. Ed, 26,27CeC 17.2

    Dopo il peccato di Adamo, il Signore avrebbe potuto distruggere ogni germoglio e ogni fiore, ma, invece di toglierci quella meravigliosa fragranza così gradita ai nostri sensi, la lasciò per la nostra gioia. Nella terra inaridita, bruciata, piena di rovi, di spine, di zizzanie, e segnata dalla maledizione, possiamo leggere la legge della condanna. Tuttavia, attraverso i delicati colori e profumi dei fiori, possiamo ancora imparare che Dio ci ama e la Sua misericordia non è scomparsa del tutto. SDA Bible Commentary, 1/1085 CeC 17.3

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