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Conflitto E Coraggio - Contents
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    Appartati Con Dio, 22 dicembre

    Non temere ciò che dovrai soffrire; ecco, il diavolo sta per gettare alcuni di voi in prigione per mettervi alla prova, e avrete una tribolazione per dieci giorni. Sii fedele fino alla morte e ti darò la corona della vita. Apocalisse 2:10CeC 360.1

    Quando l’imperatore emanò il decreto, Giovanni fu esiliato all’isola di Patmos, condannato “a motivo della parola di Dio e della testimonianza di Gesù”. Apocalisse 1:9 (Luzzi). I suoi nemici pensarono che qui egli non avrebbe potuto influenzare nessuno e sarebbe certamente morto per la durezza di quella pena. CeC 360.2

    Patmos, una desolata isola rocciosa del mare Egeo, era stata scelta dal governo romano come posto di isolamento per criminali; ma per il servitore di Dio questa tetra dimora divenne la porta del cielo. Qui, lontano dalle scene di vita quotidiana e dalla dinamica attività degli anni precedenti, Giovanni ebbe la compagnia di Dio, di Cristo e degli angeli del cielo e da loro ricevette una rivelazione che riguardava la chiesa di tutti i tempi...CeC 360.3

    Giovanni tra i dirupi e le rocce di Patmos, ebbe comunione con il suo Creatore. Egli esaminò la sua vita passata, e verificando tutte le benedizioni ricevute il suo cuore fu pieno di pace...CeC 360.4

    Nell’apparente desolazione della sua dimora, Giovanni ebbe l’opportunità di studiare più da vicino le manifestazioni della potenza divina così come le vediamo nel libro della natura e nelle pagine ispirate...CeC 360.5

    Negli anni precedenti i suoi occhi erano stati allietati dalla vista di colline coperte di foreste, di verdeggianti valli e di pianure rigogliose. Egli amava contemplare nelle bellezze della natura la saggezza e l’abilità del Creatore. Ora si trovava circondato da scenari che molti avrebbero considerato tetri e privi di fascino, ma per Giovanni non era così. Sebbene il paesaggio fosse spoglio e desolato, i cieli sopra di lui erano belli e tersi come quelli della sua amata Gerusalemme. Egli scorse, tra le rocce selvagge e scoscese, come pure tra i flutti marini e tra le stelle del cielo, il principio di una sapienza superiore. Tutto proclamava la potenza e la gloria di Dio. CeC 360.6

    Le rocce gli ricordarono Cristo, la Rocca della sua forza, al cui riparo egli poteva nascondersi senza paura. Nella desolata Patmos, l’esiliato apostolo cercò sempre più ardentemente il suo Dio ed elevò a lui le preghiere più ferventi. Ibid 570-572CeC 360.7

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