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Conflitto E Coraggio - Contents
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    La Grandezza Vista Nell’umiliazione, 25 giugno

    Se siedo nelle tenebre, l’Eterno sarà la mia luce. Io sopporterò l’indignazione dell’Eterno, perché ho peccato contro di lui, finché egli difenderà la mia causa e farà giustizia per me; egli mi farà uscire alla luce e io contemplerò la sua giustizia. Michea 7:8,9CeC 180.1

    La coscienza stava suggerendo a Davide verità amare e umilianti. Mentre i sudditi fedeli si interrogavano sul perché di questa improvvisa avversa fortuna, essa non era affatto incomprensibile per il re. Spesso egli aveva temuto che si verificasse una situazione come quella che stava vivendo e si era meravigliato di come Dio avesse sopportato così a lungo i suoi peccati ritardando la meritata punizione. E ora in quella fuga triste e frettolosa, con i piedi nudi e la tunica di tela di sacco che aveva sostituito i paramenti regali, e tra i lamenti dei seguaci che echeggiavano fra le colline, pensò alla sua capitale amata — il luogo in cui era stato consumato il suo peccato — e ricordando la bontà e la generosità di Dio si accese in lui una speranza. CeC 180.2

    Mentre molti malvagi ricordano l’errore di Davide per scusare il proprio peccato sono pochi coloro che manifestano il pentimento e l’umiltà di Davide! Sono anche pochi coloro che sopportano i rimproveri e la condanna con la pazienza e la forza che egli manifestò. Egli aveva confessato i propri peccati e per anni aveva cercato di fare il proprio dovere come fedele servo di Dio. Aveva operato per la realizzazione del suo regno che con lui aveva raggiunto una potenza e una prosperità mai uguagliate prima. Aveva anche accumulato molto materiale per l’edificazione della casa di Dio, e ora pensava che tutta la fatica della sua vita venisse spazzata via. Il risultato di anni di lavoro, di un’opera geniale compiuta nel campo religioso e politico sarebbe passata nelle mani di un figlio temerario e traditore che non teneva in considerazione né l’onore di Dio né la prosperità d’Israele? Come sarà sembrato naturale per Davide lamentarsi di Dio in questi momenti di grande afflizione! CeC 180.3

    Ma vide nel suo stesso peccato la causa del suo problema...CeC 180.4

    E il Signore non abbandonò Davide. Questo capitolo della sua vita, in cui di fronte agli insulti e ai torti più crudeli si dimostrò umile, altruista, generoso e sottomesso, è uno dei più nobili di tutta la sua esperienza. Mai il re d’Israele fu realmente grande agli occhi di Dio come nel momento della sua più profonda e visibile umiliazione. PP 7373,738CeC 180.5

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