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Conflitto E Coraggio - Contents
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    Un Degrado Dei Monumenti, 13 luglio

    C’è un male che ho visto sotto il sole, un errore che viene da chi governa: la follia è posta in cariche elevate, mentre i ricchi seggono in luoghi bassi. Ecclesiaste 10:5,6CeC 198.1

    Ai giorni del re Giosia si poteva vedere una strana apparizione di fronte al tempio di Dio. Il coronamento dell’eminenza del Monte degli Ulivi, scrutando sopra i boschi di mirto e ulivi, erano idoli sconvenienti e giganteschi. Giosia comandò che questi idoli fossero distrutti. Ciò fu fatto e i frammenti rotti rotolarono lungo il canale del Kidron. Da questi santuari rimasero solo una massa di rovine. Molti adoratori devoti si chiesero, come mai una tale architettura vergognosa fu posta sul lato opposto del monte di Giosafat, quale offesa contro il tempio di Dio? La risposta può essere solo una: Salomone, il più grande re che avesse tenuto uno scettro nelle sue mani, ha fatto erigere sulle montagne questi santuari idolatri come luoghi di culto. Questi idoli testimoniarono che colui che era stato onorato e applaudito come il più saggio tra i re, divenne un relitto umano senza umiltà. Il suo carattere un tempo nobile, audace e vero sia nei confronti di Dio e la giustizia, si deteriorò. Le sue spese dispendiose per l’indulgenza egoistica lo hanno reso lo strumento dei dispositivi di Satana. La sua coscienza si indurì. La sua condotta come giudice cambiò da equità e rettitudine a tirannia e oppressione ... Salomone cercò di incorporare la luce con l’oscurità, Cristo con Belial, la purezza con l’impurità. Ma al posto di convertire i pagani alla verità, i sentimenti pagani si incorporarono nella sua religione. È così facendo anche lui è diventato un apostata. MS 47, 1898CeC 198.2

    I segni dell’apostasia di Salomone rimasero ancora per molti secoli dopo la sua scomparsa. Ai giorni di Cristo, i fedeli che potevano adorare nel tempio potevano contemplare di fronte a loro, il Monte del delitto, e ricordare che i costruttori di quel ricco e glorioso tempio, il più famoso di tutti i re, si era separato da Dio e aveva eretto altari agli idoli pagani; e che il più potente governante della terra aveva fallito nel governare il proprio spirito. Salomone morì da uomo pentito, ma il suo pentimento e le sue lacrime non poterono eliminare dal Monte del delitto i segni della sua deplorevole deviazione da Dio. Le mura in rovina e le colonne rotte, per migliaia di anni testimoniarono silenziosamente l’apostasia del più grande re che mai si era seduto su un trono terreno. The SDA Bible Commentary 2, 1032,1033 CeC 198.3

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