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Conflitto E Coraggio - Contents
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    Un Braccio Paralizzato, 15 luglio

    Ma la mano che Geroboamo aveva steso contro di lui si seccò e non poté più ritirarla a sé. 1 Re 13:4CeC 200.1

    A questo punto Geroboamo sfidò il Signore cercando di opporsi a colui che aveva dato il messaggio. Furibondo “...alzò la mano dall’altare e ordinò: ‘Prendete quest’uomo!’. Il suo gesto impulsivo venne immediatamente punito. La mano tesa contro il messaggero dell’Eterno rimase paralizzata e il re non riusciva più a ritirarla. Terrorizzato, supplicò il profeta di intervenire in suo favore presso il Signore: ‘Supplica il Signore, il tuo Dio, di calmare il suo sdegno; pregalo di guarire la mia mano!’ Il profeta supplicò il Signore e la mano del re tornò sana come prima”. 1 Re 13:4, 6. CeC 200.2

    Era quindi inutile che Geroboamo cercasse di consacrare solennemente questo altare, destinato a distogliere i fedeli dal culto dell’Eterno celebrato nel tempio di Gerusalemme. Il messaggio del profeta avrebbe dovuto sensibilizzare il re a pentirsi e ad abbandonare le sue cattive intenzioni di distogliere il popolo dal culto del vero Dio. Egli non accettò e decise di realizzare il suo progetto....CeC 200.3

    Il Signore cerca di salvare, non di distruggere. Egli desidera aiutare coloro che commettono degli errori. “Ma io, il Signore, il Dio vivente, dichiaro: Non ho affatto piacere nel veder morire un uomo malvagio...”. Ezechiele 33:11. Supplicando e avvertendo esorta i peccatori ad abbandonare il male per tornare a lui e vivere. Dà ai suoi messaggeri una vera sicurezza che fa nascere in coloro che lo ascoltano disposizioni al rispetto e al pentimento. Con quale coraggio il profeta di Dio rimproverò il re! Questo coraggio doveva manifestarsi. Il peccato che regnava in Israele non avrebbe potuto essere denunciato diversamente. Dio diede al suo servitore l’audacia necessaria per impressionare profondamente i suoi uditori. I messaggeri del Signore devono schierarsi in difesa di ciò che è giusto e non temere di doversi confrontare con gli uomini. Nella misura in cui dimostrano la loro fiducia in Dio, non devono temere nulla, poiché colui che gli ha affidato una missione assicura loro anche la sua protezione. PK 102-105CeC 200.4

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