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Volgi lo sguardo a Gesù - Contents
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    Giugno 13—Un luogo d’eterna luce

    “Ma ora ne desideriamo una migliore, cioè quella celeste; perciò Dio non si vergogna di essere chiamato il loro Dio, perché ha preparato loro una città”. Ebrei 11:16VG 172.1

    Temo che non sia stata mantenuta una lotta aggressiva contro il mondo, la carne e il diavolo. Se ci sforziamo di seguire l’esempio di Cristo, non possiamo rallegrarci con un cristianesimo a metà, che condivide lo spirito egoista e avido del mondo e la sua malvagità, sorridendo con approvazione davanti alla sua falsità.VG 172.2

    No! Per grazia di Dio dobbiamo mantenerci fermi nei principi della verità, conservando fermamente fino alla fine il principio della nostra fiducia. Non dobbiamo “essere pigri nello zelo; ma ferventi nello spirito, servendo il Signore”. (Romani 12:11). Uno è il nostro Maestro, Cristo. Dobbiamo guardare a Lui. Da Lui dobbiamo ricevere la nostra saggezza. Mediante la sua grazia dobbiamo preservare la nostra integrità, accettando la Parola di Dio come nostra guida e stare davanti al Signore con mansuetudine e contrizione.VG 172.3

    Desidero molto vedere l’opera profonda dello Spirito di Dio. Si produrrà ancora tra le nostre file come avvenne in passato? “Poiché così dice l’Alto e l’Eccelso, che abita l’eternità, e il cui nome è “Santo” Io dimoro nel luogo alto e santo e anche con colui che è contrito e umile di spirito, per ravvivare lo spirito degli umili, e per vivificare lo spirito dei contriti” (Isaia 57:15).VG 172.4

    La Parola del Signore non limita l’attività dell’uomo. Essa rende possibile un aumento dell’utilità nel guidare l’attività nella giusta direzione. Il Signore non lascia l’uomo senza uno scopo da raggiungere. Mette davanti a lui l’eternità con tutte le sue solenni realtà, e gli dà intelligenza per comprendere i temi immortali e incorruttibili.VG 172.5

    Cristo gli presenta una verità preziosa e nobile, affinché possa avanzare su un sentiero sicuro e solido, nel proseguimento di un obiettivo degno del più fervente impiego di tutte le sue capacità. Nella misura in cui l’uomo conosce il Signore, aumenterà in potenza. Nello sforzarsi di raggiungere la norma più elevata, la Bibbia è come una luce per guidare i suoi passi verso il cielo. In questa Parola apprende che può essere figlio di Dio, membro della famiglia reale, coerede con Cristo di un’eredità immortale.VG 172.6

    Il libro guida gli indica la patria celeste, le imperscrutabili ricchezze e i tesori del cielo. Avanzando nella conoscenza del Signore, gli garantisce la felicità eterna. Giorno dopo giorno la pace di Dio è la sua ricompensa e per fede contempla un luogo di eterna luce, libero da ogni tristezza e frustrazione. Dio dirige i suoi passi e lo preserva dal cadere, santificando ed elevando le sue energie.VG 172.7

    (Lettera 45, del 13 Giugno 1901, diretta al fratello J. A. Burden e a sua moglie)VG 172.8

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