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Volgi lo sguardo a Gesù - Contents
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    Agosto 11— Consacrazione quotidiana

    “Nessuna parola malvagia esca dalla vostra bocca, ma se ne avete una buona per l’edificazione, secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a quelli che l’ascoltano”. Efesini 4:29VG 231.1

    Sento profondamente che dobbiamo fare tutto il possibile per educare le persone affinché diventino dei cristiani come dice la Bibbia. Non solo dobbiamo dimostrare nel nostro carattere la mansuetudine e l’umiltà di Cristo, ma istruire la gente che professa la verità presente, in modo che non sia soddisfatta del fatto di possedere una fede nominale, ma introdurre questa fede nel loro carattere come un potere santificatore…. La consacrazione è qualcosa di molto semplice. Quando attraverso la pratica, la introdurremo quotidianamente nella nostra vita, conosceremo molto di più per consacrazione che affidandoci all’esperienza. Ogni giorno, ogni ora, lasciate che il cuore si elevi verso Dio: “Eccomi Signore, sono tua proprietà; prendimi e usami oggi. Metto tutti i miei piani ai tuoi piedi; non farò la mia volontà. Il mio tempo e la mia intera vita sono tuoi”. Questo è il cuore che costantemente sta cercando Dio per avere grazia e forza. Nessuna parola perversa esca dalle nostre labbra, perché esse e la nostra voce appartengono a Dio, devono essere consacrate a Lui e al suo servizio, e non devono disonorarlo. Egli le ha comprate ed io non devo dire nulla che lo offenda. Le mie orecchie devono essere chiuse alla malvagità. Così, giorno dopo giorno, dobbiamo consacrarci a Dio. Le orecchie non devono corrompersi ascoltando pettegolezzi che i mormoratori vogliono farci sentire. Non solo essi commettono peccato nel permettersi di parlare dei difetti degli altri, ma anch’io nell’ascoltarli commetterei peccato. Potrei evitare molte mormorazioni maliziose se le mie orecchie fossero consacrate al Signore. Prima che si faccia danno, posso dire “Preghiamo”. Allora chiediamo a Dio che illumini le nostre menti per comprendere, la nostra relazione reciproca, come anche la nostra vera relazione verso Dio. Apriamo i nostri cuori a Gesù con tutta la semplicità di un bambino che racconta ai suoi genitori terreni le sue perplessità e le sue preoccupazioni. Consacriamoci a Dio giornalmente; allora la nostra vita di servizio al Signore non correrà pericoli. Desideriamo che la gratitudine riempia la nostra vita, le nostre parole e le nostre azioni. Ogni parola, ogni pensiero di risentimento al quale ci abbandoniamo, è un rimprovero a Dio, un disonore per il suo nome. Desideriamo che i nostri cuori armonizzino con la sua lode, che trabocchino di gratitudine, che parlino del suo amore, che siano inteneriti e soggiogati dalla grazia di Cristo, che sovrabbondino di dolcezza, pace e fragranza. Saremo pazienti, amabili, buoni compassionevoli e cortesi anche quando tratteremo con chi è sgradevole. Oh, quante benedizioni preziose perdiamo perché teniamo l’IO in grande stima e valorizziamo pochissimo gli altri… Non dobbiamo sminuire noi stessi e sottovalutare le capacità che Dio ci concede. Neppure dovremmo sopravalutare la nostra importanza e confidare nella nostra capacità umana.VG 231.2

    (Lettera 7, del 11 Agosto 1886, diretta a una coppia che lavorava in Inghilterra)VG 231.3

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