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Volgi lo sguardo a Gesù - Contents
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    Gennaio 1—Guardando verso il cielo

    Ma ora ne desiderano una migliore, cioè quella celeste; perciò Dio non si vergogna di essere chiamato loro Dio, perché ha preparato loro una città. Ebrei 11:16VG 9.1

    Auguri per un felice anno nuovo. L’anno vecchio col suo carico di registrazione è passato all’eternità. Che ogni pensiero, ogni sentimento sia dedicato a ricordare l’amore di Dio. Ricordiamo ad una ad una le sue benedizioni….VG 9.2

    Le evidenze che abbiamo delle cure e dell’amore di Dio per noi, si esprimono nelle lezioni che Cristo diede ai suoi discepoli sugli insegnamenti della natura… Non dobbiamo concentrare l’attenzione su ciò che è imperfetto, sulla maledizione, ma sulle ricchezze della grazia di Cristo che sono state provvedute abbondantemente, in tal modo possiamo vivere in questo mondo e fare la nostra parte in favore dell’umanità e, senza dubbio, non essere del mondo. Come pellegrini, come stranieri che anelano le cose brillanti di Dio, la gioia che ci sta davanti è cercare una città il cui artefice e facitore è Dio, è contemplare la provvidenza fatta in nostro favore, le dimore che Gesù è andato a preparare per noi, e parlando di questo benedetto luogo, ci dimentichiamo delle molestie e dei miseri disagi di questa vita. Ci sembra di respirare la stessa atmosfera di questo paese migliore, celestiale, ci sentiamo alleviati, consolati; ma ancora di più ci sentiamo gioiosi in Dio. Non possiamo conoscere i propositi pieni di grazia di Dio verso noi, se non fosse per le promesse, perché solamente attraverso di esse possiamo sapere che è quello che Lui ha preparato per coloro che li amano. Come i fiori, nel saggio piano di Dio, che costantemente estraggono le proprietà della terra e dell’aria per sviluppare nei puri e meravigliosi boccioli che esalano la loro fragranza per deliziare i nostri sensi, così dovrebbe essere anche con noi. Estraiamo dalle promesse di Dio tutta questa pace, questo consiglio, questa speranza che svilupperà in noi i frutti della pace, della gioia e della fede. E nell’incorporare queste promesse nella nostra vita le introdurremo anche nelle vite degli altri. Pertanto appropriamoci di queste promesse… Loro sono come i preziosi fiori del giardino di Dio. Dobbiamo risvegliare la nostra speranza e aspettativa, condurci ad una fede ferma e fiduciosa in Dio. Dobbiamo rafforzarci nella tribolazione e apprendere le preziose lezioni della fiducia in Dio. In queste preziose promesse Lui retrocede all’eternità e da lì ci illumina su questo enorme, abbondante ed eterno peso di gloria.VG 9.3

    Restiamo, dunque, tranquilli in Dio. Con calma confidiamo in Lui e lodiamolo perché ci ha mostrato tali rivelazioni della sua volontà e propositi affinché non edifichiamo le nostre speranze in questa vita, ma manteniamo lo sguardo verso l’alto, all’eredità di luce, al fine di vedere e percepire il meraviglioso amore di Gesù.VG 9.4

    (Lettera 27, del 1 Gennaio 1886, diretta al Dott. John. Harvey. Kellogg e Signora Tratto dalla raccolta Alza i tuoi occhi di Ellen G. White)VG 9.5

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