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Supplemento Al Commentario Biblico Di (Ellen G. White) Volumi Da 1a7 (Vecchio Testamento) - Contents
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    Capitolo 24

    Un invito alla gratitudine, all’umiltà, e alla separazioneCBVT7A 130.5

    Quando Giosuè si stava approssimando alla fine della sua vita, volle rivedere tutto il passato per due motivi:CBVT7A 130.6

    - Indurre Israele a ringraziare Dio per le evidenti manifestazioni della Sua presenza durante tutto il loro viaggio. CBVT7A 131.1

    - Che si umiliassero davanti a Dio affinché comprendessero le loro ingiuste mormorazioni e lamenti, e la loro trascuratezza nel seguire la volontà del Signore;CBVT7A 131.2

    Giosuè continuò ad avvertire il popolo in modo solenne contro l’idolatria che li circondava. Tutti furono avvertiti di non avere alcuna relazione con gli idolatri, di non imparentarsi con loro, di non lasciarsi corrompere in alcun modo dalle loro abominazioni. Gli fu consigliato di evitare ogni apparenza del male, di non avventurarsi ai confini del peccato, perché questo era il modo più sicuro per sprofondare nel peccato e nella rovina. Mostrò loro che la desolazione sarebbe stata il risultato della loro separazione da Dio, e come il Signore era stato fedele nell’adempimento delle Sue promesse, lo sarebbe stato anche nell’esecuzione delle sue minacce. (Letter 3, 1879)CBVT7A 131.3

    14 -16 — Preferire la lode degli uomini è una follia moraleCBVT7A 131.4

    Quando un uomo riflette in modo sensato, inizia a meditare sulla sua relazione con il suo Creatore. È una follia morale preferire la lode degli uomini al favore di Dio, le ricompense dell’iniquità ai tesori del cielo, il peccato al cibo spirituale che il Signore dà ai Suoi figli. Tuttavia molti manifestano intelligenza e sagacità per le cose mondane, dimostrando una totale trascuratezza per le cose che riguardano il loro interesse eterno. (ST May 19, 1881)CBVT7A 131.5

    15 - Vedere commentario si EGW su Deuteronomio 30:15-19, Vol. 1°, p. 1120CBVT7A 131.6

    27 - Dobbiamo ricordare le parole di DioCBVT7A 131.7

    Giosuè dichiarò che le sue istruzioni e ammonizioni per il popolo non erano le sue parole, ma le parole di Dio. Questa grande pietra sarebbe stata innalzata per testimoniare e commemorare davanti alle generazioni future gli eventi per le quali fu eretta, e sarebbe stata anche una testimonianza contro il popolo che si sarebbe degradato cadendo nell’idolatria. Si rese necessario che l’antico popolo di Dio ricordasse spesso il modo in cui Dio lo trattò con misericordia e giudizio, con consigli e rimproveri. E’ ugualmente importante che anche noi oggi contempliamo le Verità presentate nella sua Parola; Verità che se sono ubbidite, ci guideranno all’umiltà, alla sottomissione, e all’ubbidienza a Dio. CBVT7A 131.8

    Dobbiamo essere santificati dalla Verità. La Parola di Dio presenta delle Verità speciali per ogni epoca. I rapporti di Dio con il Suo popolo nel passato, dovrebbero attirare la nostra attenzione, perché questo Suo comportamento è destinato a insegnarci lezioni che dovremmo imparare. Ma non dobbiamo accontentarci di questo. Il Signore guida il Suo popolo passo dopo passo. La Verità è progressiva. Un serio ricercatore della Verità, riceverà costantemente la luce del cielo. La nostra continua domanda dovrebbe essere: Che cos’è la Verità? (ST 26 maggio 1881).CBVT7A 132.1

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