Loading...
Larger font
Smaller font
Copy
Print
Contents
Supplemento Al Commentario Biblico Di (Ellen G. White) Volumi Da 1a7 (Vecchio Testamento) - Contents
  • Results
  • Related
  • Featured
No results found for: "".
  • Weighted Relevancy
  • Content Sequence
  • Relevancy
  • Earliest First
  • Latest First
    Larger font
    Smaller font
    Copy
    Print
    Contents

    Capitolo 30:15

    L'utilità non è dimostrata con il rumore e la frenesia. CBVT7A 368.1

    Abbiamo bisogno di confidare in Dio con serenità. La necessità di questo è perentoria. Il rumore e la frenesia che facciamo nel mondo non dimostra la nostra utilità. Ci rendiamo conto di quanto silenziosamente opera Dio! Non udiamo il rumore dei suoi passi, e tuttavia sta camminando accanto a noi, operando per il nostro bene. Gesù non ha mai cercato la notorietà; il suo potere vivificante fluiva verso i bisognosi e gli afflitti per mezzo di azioni silenziose, il cui influsso si estendeva ampiamente dappertutto, si sentiva e si esprimeva nella vita di milioni di esseri umani. Coloro che desiderano lavorare con Dio hanno bisogno ogni giorno del suo Spirito; hanno bisogno di camminare e operare con mansuetudine e umiltà di spirito senza cercare di fare cose straordinarie, ma soddisfatti di fare l’opera che sta davanti a loro, e farla fedelmente. Forse gli uomini non possono vedere o apprezzare i loro sforzi, ma i nomi di questi fedeli figli di Dio sono scritti nei cieli tra tutti i più nobili operai del Signore, mentre spargono il seme divino con l’intento di conseguire un raccolto glorioso. Voi li riconoscete dai loro frutti - dice il Signore. (MS 24, 1887CBVT7A 368.2

    Prendete tempo per riposare, per riflettere e per apprezzare CBVT7A 368.3

    Il Signore vuole che gli esseri umani imparino a prendere tempo per riposare, tempo per meditare e apprezzare le cose celesti. Coloro che non danno sufficiente valore alle cose del cielo per dedicargli tempo, alla fine perderanno tutto. (Letter 181, 1903).CBVT7A 368.4

    CAPITOLO 40: L, 2 CBVT7A 368.5

    Alcuni ebrei fermi nei principi influirono sui propri compagni idolatri CBVT7A 368.6

    Il patto di misericordia che Dio aveva fatto lo portò a intervenire in favore del suo popolo Israele, dopo che fu severamente castigato davanti ai suoi nemici. Israele aveva scelto di seguire la propria saggezza e giustizia, anziché seguire la saggezza e la giustizia di Dio, e come risultato la nazione cadde in rovina. Dio permise che soffrisse sotto un doppio giogo affinché potesse essere umiliato e si pentisse. Ma nonostante fossero in cattività, non furono lasciati senza speranza. Furono incoraggiati, poiché mediante questa umiliazione sarebbero stati indotti a cercare il Signore. Dio diede a Isaia un messaggio molto chiaro a questo popolo. CBVT7A 368.7

    Consolate, consolate il mio popolo,dice il vostro Dio.Parlate al cuore di Gerusalemmee gridateleche è finita la sua schiavitù,è stata scontata la sua iniquità,perché ha ricevuto dalla mano del Signoredoppio castigo per tutti i suoi peccati. Isaia 40:1,2CBVT7A 369.1

    Quando gli ebrei furono dispersi da Gerusalemme, c'erano tra loro giovani uomini e donne che erano fermi come una roccia nei [buoni] princìpi; uomini e donne il cui comportamento non fece vergognare il Signore di chiamarli suo popolo. Il loro cuore era triste per l’apostasia dilagante che non potevano impedire. Questi innocenti dovettero soffrire coi colpevoli ma Dio diede loro forza sufficiente in quei giorni. Fu a loro che il messaggio d’incoraggiamento fu inviato, e la speranza della nazione risiedeva in questi giovani che desideravano conservare la loro integrità. Nella loro prigionia questi uomini e donne ubbidienti, ebbero un’influenza positiva sui loro compagni idolatri. Se tutti quelli che furono deportati in cattività si fossero afferrati fermamente ai princìpi corretti, avrebbero impartito luce in ogni luogo, dovunque fossero stati dispersi. Ma essi vollero rimanere nella loro indipendenza, e per questa ragione la loro punizione fu ancora più severa. Soffrirono queste calamità per la loro purificazione. Dio voleva collocarli in una situazione dove potessero essere istruiti. (MS 151, 1899)CBVT7A 369.2

    9 — 11 - Israele fu istruito riguardo al ritorno del Salvatore.CBVT7A 369.3

    Isaia vide l’ingresso trionfale di Cristo in Gerusalemme tra le lodi e la gioia del popolo.CBVT7A 369.4

    Le sue parole profetiche sono eloquenti nella loro semplicità.CBVT7A 370.1

    O tu che rechi la buona novella a Sion, sali sopra un alto monte! O tu che rechi la buona novella a Gerusalemme, alza forte la voce. Alzala, non temere! Dì alle città di Giuda: Ecco il vostro Dio! CBVT7A 370.2

    L'ispirazione si manifesta in questa testimonianza dell'opera di Cristo. Questi ultimi capitoli del libro di Isaia dovrebbero essere studiati diligentemente, poiché essi parlano del Vangelo di Cristo. Ci rivelano che Israele fu pienamente istruito riguardo il ritorno del Salvatore. (MS 151, 1899).CBVT7A 370.3

    10 - La nostra ricompensa quotidiana CBVT7A 370.4

    Ogni volta che Dio viene da noi, la sua ricompensa è con lui. Lui non la lascia in cielo, ma ce la dà ogni giorno. Quotidianamente ci dà fiducia, luce e benedizione. Ogni giorno i nostri cuori battono all'unisono con il suo grande cuore di infinito amore. (MS 116, 1902)CBVT7A 370.5

    12 -14 - L’uomo non può insegnare niente a Dio. (Isaia 40:12-14) CBVT7A 370.6

    A volte gli uomini suppongono di scoprire nuove verità scientifiche, ma non possono insegnare nulla a Dio. Il nostro Dio è un Dio di conoscenza infinita. (MS 116, 1902).CBVT7A 370.7

    12-27 - Domande per meditare CBVT7A 370.8

    Molte domande sono rivolte a noi come furono rivolte agli Israeliti. Possiamo rispondere ad esse? (MS 116, 1902)CBVT7A 370.9

    18-28 - Gli uomini adorano diversi dei CBVT7A 370.10

    Il Signore presenta la Sua supremazia. Ma Satana sa molto bene che il culto diretto all’Iddio vivente eleva, nobilita e innalza una nazione. Sa che l’idolatria non eleva, anzi degrada le idee degli uomini, associando al culto ciò che è vile e corrotto. CBVT7A 370.11

    Egli è costantemente all’opera per separare la mente umana dall’unico Dio vero e vivente. Induce gli uomini ad onorare e glorificare oggetti che le mani umane hanno creato, o le creature inanimate che Dio stesso ha creato. Gli egiziani e altre nazioni pagane avevano molte divinità strane, che rappresentavano strane creature, frutto della loro immaginazione fantasiosa.CBVT7A 371.1

    Gli ebrei, non fecero più immagini dopo la loro lunga prigionia. Chiamavano abbominazione l’immagine che ostentavano le insegne o stendardi romani, soprattutto quando questi emblemi erano collocati in posti prominenti per essere riveriti. Consideravano questa riverenza una violazione del secondo comandamento. Le insegne romane erette nel luogo santo del tempio, furono considerate una abominazione. Chi si fa un’immagine di Dio, lo disonora. Nessuno dovrebbe usare il potere dell'immaginazione per adorare ciò che sminuisce Dio nella mente e lo relaziona con cose volgari. Chi ama Dio deve adorarlo in spirito e verità. Deve praticare una fede vivente. In questo modo il suo culto sarà sostenuto da una fede genuina e non dall'immaginazione.CBVT7A 371.2

    Possano gli uomini adorare e servire il Signore Iddio, e Lui solo. Non permettete che l’egoismo o il denaro diventino per voi un dio. Se la sensualità non è tenuta sotto il controllo dalle facoltà superiori, le passioni basse governeranno l’essere. Tutto ciò che diventa oggetto di indebita attenzione e ammirazione e che assorbe la mente, è un dio scelto dinanzi al Signore. Dio scruta i cuori. Lui distingue tra il vero servizio del cuore e l’idolatria. (MS 126, 1901)CBVT7A 371.3

    26 — Gli angeli illuminano le menti mentre studiano le opere di Dio CBVT7A 371.4

    I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento annuncia l’opera delle sue mani. (Salmo 19:1) CBVT7A 371.5

    Il Signore invita il genere umano a contemplare i cieli. Osservate le Sue meraviglie nel cielo stellato. CBVT7A 371.6

    Levate gli occhi in alto e guardate: Chi ha create queste cose? Colui che fa uscire fuori, e conta il loro esercito, che le chiama tutte per nome; per grandezza del suo potere e per la potenza della sua forza, non una manca. (Isaia 40:26)CBVT7A 372.1

    Non solo dobbiamo contemplare il cielo; dobbiamo considerare le opere di Dio. Lui vuole che noi studiamo le opere dell’infinito, e attraverso questo studio impariamo ad amarlo, riverirlo e obbedirlo. I cieli e la terra con i loro tesori devono insegnarci le lezioni dell’amore, della cura e del potere di Dio. Satana, cercherà di distrarre gli uomini affinché non pensino a Dio. Il mondo è pieno di divertimenti e di desiderio per il piacere, ha sempre sete di qualcosa di nuovo. Quanto poco tempo e attenzione viene data al Creatore dei cieli e della terra. Dio esorta le sue creature a distogliere l'attenzione dalla confusione e dalle perplessità che le circondano e ad ammirare la sua opera. CBVT7A 372.2

    I corpi celesti sono degni di contemplazione. Dio li ha creati per il beneficio dell’uomo e mentre studiamo le Sue opere, gli angeli celesti saranno al nostro fianco per illuminare le nostre menti e per proteggerci dagli inganni satanici. Se noi contempliamo le cose meravigliose che la mano di Dio ha fatto, il nostro orgoglioso e stolto cuore sentirà la sua dipendenza e inferiorità. Quando considerate queste cose, comprenderete la condiscendenza di Dio. (MS 96, 899).CBVT7A 372.3

    Tutta la misericordia arriva all’uomo attraverso la Croce CBVT7A 372.4

    Il sole e la luna sono state create per mano Sua. Non c’è una stella che abbellisca il cielo che Lui non abbia creato. Non c’è cibo sulle nostre tavole che Egli non abbia provvisto per il nostro sostentamento. Sopra ogni cosa anche in quella più piccola, vi è il sigillo di Dio. Tutto è incluso e fornito con abbondanza all'uomo attraverso l'ineffabile Dono, l'Unigenito di Dio. Fu inchiodato alla croce, affinché tutte quelle misericordie potessero fluire nell'opera di Dio. (Letter 79, 1897)CBVT7A 372.5

    Larger font
    Smaller font
    Copy
    Print
    Contents