Capitolo 27

1 - Una mancanza di fede di Davide CBVT7A 196.6

Or Davide disse in cuor suo: «Un giorno o l'altro io perirò per mano di Saul; non vi è nulla di meglio per me che mettermi in salvo nel paese dei Filistei; così Saul desisterà dal ricercarmi ancora in tutto il territorio d'Israele; così scamperò dalle sue mani”. CBVT7A 197.1

La fede che Davide aveva in Dio era potente, ma venne a mancare quando si mise sotto la protezione dei Filistei. Egli prese questa decisione senza chiedere consiglio al Signore, ma quando cercò il favore dei Filistei e l’ottenne, ricambiò la loro bontà con l’inganno. Il favore prodigato a Davide era spinto dall’egoismo. Essi avevano ragione di ricordare il figlio di Jesse, perché il suo coraggio li aveva privati del loro campione Golia, e questo aveva trasformato le sorti della battaglia contro di loro. I Filistei erano contenti dell’opportunità di separare le forze di Davide dall’esercito di Saul. Speravano che Davide avrebbe vendicato i torti ricevuti da Saul unendosi a loro nella battaglia contro Saul e Israele. (ST Nov. 16, 1888)CBVT7A 197.2

Tralasciare la preghiera conduce agli errori CBVT7A 197.3

Questo dimostra che uomini grandi e buoni con i quali il Signore ha collaborato, commettono degli errori gravi quando cessano di vegliare, di pregare, e di confidare pienamente in Dio. Chi cammina per fede può acquisire un’inestimabile esperienza, più preziosa dell’oro fine. Colui che cammina sulla via dell’incrollabile fiducia in Dio sarà relazionato col cielo. Ogni figlio di Dio deve compiere la sua opera dipendendo unicamente da Dio per avere forza e guida. Deve proseguire con sforzi, senza scoraggiarsi, e pieno di speranza, anche se si trova in circostanze penose e irritanti. Le vicissitudini di Davide sono state registrate nella Sacra Scrittura per istruire il popolo di Dio in questi ultimi tempi. Nella sua guerra contro Satana, questo servo di Dio, ricevette luce e guida dal cielo, ma, poiché il conflitto si prolungava di continuo, e poiché la questione del suo insediamento al trono era continuamente ritardata, egli si stancò e scoraggiò. (ST Nov. 9, 1888)CBVT7A 197.4