Loading...
Larger font
Smaller font
Copy
Print
Contents
Supplemento Al Commentario Biblico Di (Ellen G. White) Volumi Da 1a7 (Vecchio Testamento) - Contents
  • Results
  • Related
  • Featured
No results found for: "".
  • Weighted Relevancy
  • Content Sequence
  • Relevancy
  • Earliest First
  • Latest First
    Larger font
    Smaller font
    Copy
    Print
    Contents

    Capitolo 37:4

    Giuseppe rappresenta CristoCBVT7A 47.1

    Giuseppe rappresenta Cristo, Gesù venne in mezzo alla Sua gente, ma i Suoi non l’hanno ricevuto. Fu respinto e disprezzato, perché le sue opere erano giuste, e la sua vita coerente e abnegata era un continuo rimprovero per quelli che professavano la pietà ma le cui vite erano corrotte. L’integrità e la virtù di Giuseppe furono ferocemente assalite, ma la donna che voleva sviarlo non prevalse, pertanto il suo odio contro la virtù e l’integrità che essa non poté corrompere, si rafforzò e testimoniò falsamente contro di lui.CBVT7A 47.2

    L’innocente soffrì a causa della sua rettitudine. Fu gettato in prigione a causa della sua virtù. Giuseppe fu venduto ai nemici dai suoi fratelli per una somma irrisoria di denaro. Il Figlio di Dio fu venduto ai suoi più acerrimi nemici da uno dei Suoi discepoli. Gesù era mansueto e santo. La Sua fu una vita di abnegazione senza pari, di bontà e di santità. Non si rese colpevole di alcuna mancanza. Eppure, falsi testimoni furono comprati per testimoniare contro di Lui. Fu odiato perché aveva condannato fedelmente il peccato e la corruzione. I fratelli di Giuseppe lo spogliarono della sua veste colorata, mentre i carnefici di Cristo tirarono a sorte la sua veste senza cuciture. (ibid., 174).CBVT7A 47.3

    17-20 — Giuseppe affranto si ritira dalla presenza dei suoi fratelliCBVT7A 47.4

    I fratelli di Giuseppe lo respinsero crudelmente. Quando Giuseppe spiegò loro il perché era andato da loro, non gli risposero nulla. Gli sguardi arrabbiati dei fratelli gli fecero paura. Il timore prese il posto della gioia, e così Giuseppe istintivamente tentò di scappare via dalla loro presenza. Allora i fratelli lo afferrarono con violenza, lo insultarono, lo offesero con le ammonizioni che lui aveva fatto loro in passato, lo accusarono di essere un sognatore per esaltarsi al di sopra di loro nel cospetto del padre, affinché lo amasse più di loro. (Ibid., 140).CBVT7A 47.5

    28, 36 - Giuseppe arreca benedizioni all’EgittoCBVT7A 48.1

    Giuseppe considerò che essendo stato venduto come schiavo e portato in Egitto fosse la più grande calamità che gli potesse succedere. Ma sentì la necessità di confidare in Dio come mai prima d’ora aveva fatto, quando era ancora protetto dall’amore di suo padre. Così, Giuseppe portò Dio con sé in Egitto, e grazie a questo poté vivere con allegria anche in mezzo alla sua afflizione. Come l’arca di Dio portò riposo e prosperità a Israele, così anche questo giovane che amava e temeva Dio portò una benedizione all’Egitto. Questo fu manifestato in modo così marcato, che Potifar, nella cui casa Giuseppe era al servizio, attribuì tutte le benedizioni a questo schiavo e lo trattò come un figlio anziché come suo servo. Il proposito di Dio è che quelli che amano e onorano il Suo nome siano anche onorati, e che la gloria data a Dio si rifletta su di loro. (YI March 11, 1897).CBVT7A 48.2

    Larger font
    Smaller font
    Copy
    Print
    Contents