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Supplemento Al Commentario Biblico Di (Ellen G. White) Volumi Da 1a7 (Vecchio Testamento) - Contents
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    Capitolo 8:11

    La tolleranza di Dio induce alcuni a essere negligenti. CBVT7A 347.4

    Nei Suoi rapporti con il genere umano, Dio tollera a lungo l’impenitente. Egli usa i Suoi strumenti designati per richiamare gli uomini alla fedeltà, e offre loro il Suo perdono se si pentono. E poiché il Signore è paziente, gli uomini abusano della Sua misericordia. CBVT7A 348.1

    Siccome la sentenza contro una mala azione non si eseguisce prontamente, il cuore dei figli degli uomini è pieno della voglia di fare il male. (Ecclesiaste 8:11)CBVT7A 348.2

    La pazienza e la longanimità di Dio, che dovrebbe intenerire e sottomettere l’anima, influisce sul peccatore in modo del tutto diverso. Li induce a rifiutare le restrizioni e li rende più determinati nella loro resistenza. Loro pensano che poiché Dio li ha tollerati per tanto tempo non terrà conto della loro perversità. Se noi ricevessimo una retribuzione immediata, le offese contro Dio non si verificherebbero così spesso, ma anche se la punizione è ritardata è comunque certa. Ci sono limiti anche per la pazienza di Dio. Si può raggiungere il limite della Sua pazienza, e allora Lui castigherà sicuramente. E quando tratta il caso del peccatore insolente, non si fermerà fino a quando non avrà messo fine a tutto questo. Pochi si rendono conto della gravità del peccato, e si lusingano che Dio è troppo buono, per punire il colpevole. Ma il caso di Miriam, Aaronne, Davide e molti altri, dimostrano che il peccato contro Dio sia a parole sia in atti, o perfino con i pensieri è un fatto grave. CBVT7A 348.3

    Dio è un essere d’infinito amore e compassione, tuttavia, Egli dichiara di essere “un fuoco divorante, e un Dio geloso”.(RH Aug. 14, 1900)CBVT7A 348.4

    La resa dei conti per ogni offesa - (Matteo 26:36-46; Apocalisse 15:3) CBVT7A 348.5

    La morte di Cristo deve essere l’argomento convincente ed eterno che la legge di Dio è immutabile come lo è il Suo trono. L’agonia di Cristo nel Getsemani, gli insulti, le beffe, e gli oltraggi verso il Figlio di Dio, gli orrori e l’ignominia della crocifissione, forniscono una dimostrazione sufficiente che la giustizia di Dio quando castiga è una cosa positiva. Il fatto che non abbia fatto un'eccezione per il proprio Figlio, che si è fatto garante dell'uomo, è un argomento che rimarrà per tutta l'eternità, davanti al santo e al peccatore, davanti all'universo di Dio, per testimoniare che Lui non scuserà il trasgressore della sua legge. Ogni mancanza contro la legge di Dio, per quanto piccola sia, è annotata nel registro dei conti, e quando la spada della giustizia sarà impugnata agirà nel caso del trasgressore impenitente come lo fece col Divino Sofferente. La Giustizia colpirà, perché l’odio di Dio verso il peccato è grande e travolgente. (MS 58, 1897)CBVT7A 348.6

    11, 12 - Vedi commento di EGW al capitolo Genesi 15:16CBVT7A 349.1

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