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Supplemento Al Commentario Biblico Di (Ellen G. White) Volumi Da 1a7 (Vecchio Testamento) - Contents
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    Capitolo 6: 1 - 7 (Apocalisse 11: 19)

    L’esperienza di Isaia rappresenta la chiesa degli ultimi giorni - (Apocalisse 11: 19)CBVT7A 355.1

    Nell'anno in cui morì il re Ozia, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio. Attorno a lui stavano dei serafini, ognuno aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava. Proclamavano l'uno all'altro:«Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti.Tutta la terra è piena della sua gloria”.Vibravano gli stipiti delle porte alla voce di colui che gridava, mentre il tempio si riempiva di fumo. Isaia 6:1-4CBVT7A 355.2

    Mentre il profeta Isaia contemplava la gloria del Signore, rimase stupito e sopraffatto dal sentimento della propria debolezza e indegnità, ed esclamò: “Ahi, guai a me, io sono perduto, perché sono un uomo dalle labbra impure e abito in mezzo a un popolo dalle labbra impure; e gli occhi miei han veduto il Re, l’Eterno degli eserciti”. (Isaia 6: 5)CBVT7A 355.3

    Isaia aveva condannato i peccati degli altri, ma ora si vide esposto alla stessa condanna che lui stesso aveva pronunciato contro gli altri. Nel suo culto a Dio si era accontentato di una cerimonia fredda e senza vita. Non si rese conto di tutto questo finché ricevette una visione dal Signore. Quanto piccoli gli sembravano i suoi talenti e la sua saggezza, mentre contemplava la santità e la maestà del santuario celeste. Come si sentiva indegno, inadatto per il servizio sacro! La visione di sé stesso potrebbe essere espressa con il linguaggio dell’apostolo Paolo: “Misero me uomo! Chi mi libererà da questo corpo di morte”? (Romani 7:24) Ma, subito dopo Isaia ricevette un conforto nella sua angoscia:CBVT7A 355.4

    Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall’altare. Egli mi toccò la bocca e mi disse:«Ecco, questo ha toccato le tue labbra,
perciò è scomparsa la tua iniquitàe il tuo peccato è espiato». (Isaia 6:6,7)CBVT7A 355.5

    La visione data a Isaia rappresenta la condizione del popolo di Dio negli ultimi tempi. Per fede, esso, ha il privilegio di vedere l’opera che si sta realizzando nel santuario celeste. “E il tempio di Dio fu aperto nel cielo, e si vide nel suo tempio l’arca del Suo patto” . (Apocalisse 11:19) Mentre il popolo di Dio osserva per fede dentro il luogo santissimo, e vede l’opera di Cristo nel santuario celeste, percepisce di essere un popolo dalle labbra impure, un popolo le cui labbra spesso pronunciano vanità, i cui talenti non sono stati santificati e impiegati alla gloria di Dio. Potrebbe scoraggiarsi nel constatare la propria debolezza e indegnità con la purezza e la bellezza del glorioso carattere di Cristo. Ma, se lo desidera, come Isaia riceverà l’impressione che il Signore vuol fare nel cuore. C’è speranza per colui che vuole umiliare la sua anima davanti a Dio. L’arcobaleno della promessa è sopra il trono, e ciò che il Signore ha fatto per Isaia, sarà fatta per il popolo di Dio. Dio risponderà alle richieste che si elevano dai cuori contriti. (RH Dec. 22, 1896)CBVT7A 356.1

    Isaia ricevette una meravigliosa visione della gloria di Dio. Vide la manifestazione della potenza di Dio, e dopo avere contemplato la sua maestà, ricevette il messaggio di andare a realizzare una certa opera, ma si sentì indegno. Cosa aveva fatto da sentirsi così indegno? Pensava di essere indegno prima di aver ricevuto la visione della gloria di Dio? No! Si immaginava di essere giusto davanti a Dio, ma quando la gloria del Signore degli eserciti gli fu rivelata, quando vide la straordinaria maestà di Dio, egli disse: “Io sono perduto, perché sono un uomo dalle labbra impure e abito in mezzo a un popolo dalle labbra impure, perché i miei occhi hanno visto il re, il Signore degli eserciti. Poi, uno dei serafini volò verso di me con un carbone ardente nelle sue mani, tolto con le molle dall’altare, e lo posò sulla mia bocca dicendo: “Ecco, questo ti ha toccato le labbra, la tua iniquità è tolta e il tuo peccato è espiato”. (Isaia 6:7) Come esseri umani abbiamo bisogno di quest’opera. Abbiamo bisogno che il carbone ardente sia posto sulle nostre labbra, abbiamo bisogno di udire le stesse parole: La tua colpa è tolta e il tuo peccato è purificato. (RH June 4, 1889).CBVT7A 356.2

    1-8 La Gloria della Shekinah rivelata a Isaia CBVT7A 357.1

    Cristo stesso era il Signore del tempio. Quando Egli lo abbandonò, la Sua gloria scomparve, questa stessa gloria che una volta era visibile nel luogo santissimo, sul propiziatorio, dove il Sommo Sacerdote entrava una volta all’anno nel giorno dell’espiazione col sangue della vittima sacrificale (simbolo del sangue del Figlio di Dio sparso per i peccati del mondo) lo aspergeva sull’altare. Questa era la Shekinah, ossia la dimora (movibile e temporale) e visibile di Jehovah. Fu questa gloria che si rivelò a Isaia quando disse: CBVT7A 357.2

    Nell'anno in cui morì il re Ozia, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio. Attorno a lui stavano dei serafini, ognuno aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava. Proclamavano l'uno all'altro:
«Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti.
Tutta la terra è piena della sua gloria».
Vibravano gli stipiti delle porte alla voce di colui che gridava, mentre il tempio si riempiva di fumo. E dissi:
Ohime! Io sono perduto,
perché un uomo dalle labbra impure io sono
e in mezzo a un popolo
dalle labbra impure io abito;
eppure i miei occhi hanno visto
il re, il Signore degli eserciti».
Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall'altare. Egli mi toccò la bocca e mi disse:
«Ecco, questo ha toccato le tue labbra,
perciò è scomparsa la tua iniquità
e il tuo peccato è espiato”.
Poi io udii la voce del Signore che diceva: Chi manderò e chi andrà per noi?». E io risposi: «Eccomi, manda me! (Isaia 6:1-8) (MS 71, l877) CBVT7A 357.3

    Una visione della gloria porta alla convinzione genuina di indegnità CBVT7A 357.4

    Nell’anno in cui il re Uzzia morì, a Isaia fu permesso di guardare dentro il luogo santo e dentro il luogo santissimo del santuario celeste. Le tende dello scomparto interno del santuario furono aperte ed egli poté contemplare la rivelazione di un trono alto e sublime che si innalzava fino ai cieli. Una gloria indescrivibile emanava dal personaggio che occupava il trono e i lembi del suo manto riempivano il tempio, così come la sua gloria riempirà tutta la terra. A ogni lato del propiziatorio vi erano dei Cherubini come guardiani intorno al grande Re, ed essi brillavano con la gloria che li avvolgeva proveniente dalla presenza di Dio. I loro canti di lode risuonavano con profonde e ferventi note di adorazione, fino al punto che gli stipiti delle porte tremavano come fossero scossi da un terremoto. CBVT7A 357.5

    Questi esseri celesti cantavano le lodi e la gloria di Dio con labbra incontaminate dal peccato. Il contrasto tra le deboli lodi che il profeta era abituato a rivolgere al Creatore e le ferventi lodi dei Serafini, lo stupivano e perfino lo umiliavano. In quel momento ebbe il sublime privilegio di apprezzare l’immacolata purezza del carattere di Jehovah. CBVT7A 358.1

    Mentre il profeta ascoltava i canti degli angeli, udì le seguenti parole: \Santo, Santo, Santo, il Signore degli eserciti; tutta la terra è piena della Sua gloria; la gloria, il potere infinito, e l’insuperabile Maestà del Signore passò in visione davanti al profeta, ed egli rimase profondamente turbato nell’animo. Alla luce di questo splendore incomparabile, che rivelava tutto quello che poteva sopportare della rivelazione del carattere divino, la sua stessa contaminazione interiore apparve davanti a lui con sorprendente chiarezza. Le sue parole gli sembrarono vili. Quando al servo di Dio è permesso contemplare la gloria del Dio del cielo, quando l'Eterno si toglie il velo davanti all'umanità, e l'uomo comprende anche solo in minima parte la purezza del Santo di Israele, farà confessioni sorprendenti sulla contaminazione della sua anima piuttosto che vantarsi con alterigia della propria santità. Con profonda umiliazione Isaia esclamò: Guai a me! Io sono perduto,perché un uomo dalle labbra impure io sonoe in mezzo a un popolodalle labbra impure io abito;eppure i miei occhi hanno vistoil re, il Signore degli eserciti. CBVT7A 358.2

    Questa non è quell'umiltà volontaria e quel rimorso di coscienza servile che così tanti sembrano manifestare come se fosse una virtù. Quella vaga imitazione di umiltà scaturisce da cuori pieni di orgoglio e autostima. Molti che si sviliscono con le parole, ma allo stesso tempo si sentirebbero delusi se il loro comportamento non producesse espressioni di lode e apprezzamento dagli altri. CBVT7A 358.3

    Tuttavia, la contrizione del profeta era genuina. Si sentì completamente insufficiente quando l’umanità, con le sue debolezze e deformità, era in contrasto con la perfezione della santità, della luce e della gloria divine. Come poteva andare a parlare alla gente dei santi requisiti di Jehovah, il Dio alto e sublime, il cui il manto riempiva il tempio? Mentre Isaia tremava e la sua coscienza lo accusava a causa della sua impurità in presenza di quella insuperabile gloria, disse: CBVT7A 359.1

    Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall'altare. Egli mi toccò la bocca e mi disse:
«Ecco, questo ha toccato le tue labbra,
perciò è scomparsa la tua iniquitàe il tuo peccato è espiato». Poi io udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò e chi andrà per noi?» . E io risposi: «Eccomi, manda me!». (Isaia 6:6-8) (RH, Oct. 6, 1888)CBVT7A 359.2

    2 — Gli angeli si sentono pienamente soddisfatti nel glorificare DioCBVT7A 359.3

    I Serafini, davanti al trono di Dio, contemplano insieme la Sua gloria pieni di timore riverente, senza alcun sentimento di auto compiacimento, senza la minima ammirazione per sé stessi o verso gli altri angeli. Essi esaltano la gloria del Signore degli eserciti, il cui manto riempie tutto il tempio. Nel contemplare il futuro, quando tutta la terra si riempirà della gloria divina, il canto trionfante di lode risuonerà dall’uno all’altro in canti melodiosi: Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti. Essi si sentono pienamente appagati nel glorificare Dio; e nella presenza divina approvati dal sorriso di Dio, non desiderano di più. La loro più eccelsa ambizione si realizza pienamente nel portare l’immagine divina, nell’essere al Suo servizio e adorarlo. (RH Dec. 22, 1896).CBVT7A 359.4

    5-7 Considerate le parole alla Luce del cielo CBVT7A 359.5

    Razza di vipere, come potete dire cose buone, voi che siete cattivi? Poiché la bocca parla dalla pienezza del cuore. L'uomo buono dal suo buon tesoro trae cose buone, mentre l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae cose cattive. Ma io vi dico che di ogni parola infondata gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio. (Matteo 12:34-36)CBVT7A 359.6

    Ogni anima che dichiara di essere figlio o figlia di Dio, esamini sé stessa alla luce del cielo; consideri le labbra impure che la faranno esclamare “sono morta”. Le labbra sono il mezzo di comunicazione. (Matteo 12:34-25) Non usatele per trarre dal tesoro del cuore parole che disonorano Dio e scoraggino quelli che vi circondano, ma usatele per lodare e glorificare Dio che le ha create per questo proposito. Quando il carbone purificatore dell’altare sarà applicato sulle labbra, la coscienza sarà purificata dalle opere morte e servirà il Dio vivente; quando l’amore di Gesù sarà il tema della meditazione, le parole che sgorgano da labbra umane saranno piene di lode e di gratitudine a Dio e all’Agnello. CBVT7A 360.1

    Quante parole inutili sono pronunciate con leggerezza e stoltezza, in forma di battute e scherzo. Questo non succederebbe se i seguaci di Cristo comprendessero la verità delle parole: “Di ogni parola oziosa che gli uomini diranno, ne renderanno conto nel giorno del giudizio: poiché dalle tue parole sarai giustificato, e dalle tue parole sarai condannato”. Quelli che affermano di essere figli di Dio si permettono di usare parole aspre e dure, parole di censura e cretica riguardo l’opera di Dio e dei Suoi messaggeri.CBVT7A 360.2

    Quando queste anime negligenti cominciano a discernere il carattere di Dio, non mescoleranno il proprio spirito e i propri attributi col servizio divino. Quando i nostri occhi guardano per fede dentro al santuario e ammettono la realtà, l’importanza e la santità dell’opera che si sta svolgendo lì; odieremo tutto ciò che è di natura egoista. Il peccato e la trasgressione della legge di Dio ci appariranno nella loro vera luce. L’espiazione sarà compresa meglio, e mediante una fede vivente e attiva ci renderemo conto che qualunque virtù che l’umanità possiede, esiste solo in Cristo, il Redentore del mondo. (RH, Dec. 22, 1896)CBVT7A 360.3

    5-8 - Colui chi è pronto a collaborare con Dio, diffonde il Suo messaggio CBVT7A 360.4

    Isaia aveva ricevuto un messaggio dal Dio del cielo per darlo al popolo apostata d’Israele, e lui diede quel messaggio. CBVT7A 360.5

    Sapeva con quali elementi aveva a che fare; conosceva l’ostinazione e la perversità dei loro cuori; sapeva pure quanto difficile sarebbe stato impressionarli. Mentre il profeta si trovava nel portico del tempio, il Signore si rivelò. Il velo del tempio fu aperto, la porta fu alzata, ed egli ebbe una visione del luogo Santissimo al di là del velo. Vide il Dio d’Israele davanti al trono, e il Suo manto che riempiva tutto il tempio. Quando Isaia comprese la sua peccaminosità, gridò: Io sono un uomo dalle labbra impure, e abito in mezzo a un popolo dalle labbra impure. Poi, vide una mano che prese un carbone ardente, e toccò le sue labbra per purificarle. Così, Isaia fu pronto per portare il messaggio del Signore e disse: Eccomi! Manda me! Perché sapeva che lo Spirito di Dio sarebbe stato col messaggio. A coloro che sono impegnati nell’opera di Dio e nella conversione delle anime, sembrerà impossibile raggiungere il cuore ostinato. Così si sentiva Isaia, ma quando vide che vi era un Dio al di sopra dei cherubini e che loro erano pronti a collaborare con il Signore, fu propenso a portare il messaggio. (RH May 3,1887)CBVT7A 361.1

    6 — Il carbone ardente simboleggia la purezza e la forza CBVT7A 361.2

    Il carbone ardente è simbolo di purificazione. Se tocca le labbra, nessuna parola impura uscirà mai più da esse. Il carbone ardente simboleggia anche la potenza degli sforzi dei servi del Signore. Il Signore detesta ogni tiepidezza, ogni volgarità e tutti gli sforzi mediocri. Coloro che lavorano in modo accettabile nella Sua causa, devono essere uomini che preghino ferventemente, le cui opere sono realizzate con Dio, così essi non avranno mai motivo di vergognarsi delle loro azioni. Questi operai avranno un libero ingresso nel regno del nostro Signore Gesù Cristo, e riceveranno la ricompensa della vita eterna. (RH Oct. 16, 1888)CBVT7A 361.3

    Capitolo 8:12CBVT7A 361.4

    Satana cerca di ampliare la distanza tra cielo e terraCBVT7A 361.5

    (Vedi i commenti di EGW nel capitolo 5:18-23)CBVT7A 361.6

    Gli agenti satanici sono costantemente al lavoro, seminando e irrigando i semi della ribellione contro la legge di Dio. Satana sta riunendo le anime sotto la sua bandiera nera della ribellione. Forma una confederazione di esseri umani per lottare contro la purezza e la santità. Ha lavorato con diligenza e perseveranza, aumentando in questo modo il numero di chi vuole unirsi a lui. Dal modo in cui presenta le cose, cerca di aumentare la distanza tra il cielo e la terra, e la sua convinzione di estinguere la pazienza e l’amore di Dio per l’uomo, e far condannare tutta la razza umana, cresce. (RH Oct. 21, 1902)CBVT7A 362.1

    Non ci deve essere nessuna unione con gli oppositori della Verità CBVT7A 362.2

    Non permettete e che le sentinelle sulle mura di Sion si uniscano a coloro che invalidano la verità così come è in Cristo. Che non si uniscano alla confederazione dell’incredulità, il papato e il protestantesimo, per esaltare la tradizione al di sopra delle Scritture; la ragione al di sopra della rivelazione, e il talento umano al di sopra dell’influenza divina e del potere vitale della misericordia. (RH March 24, 1896)CBVT7A 362.3

    C’è bisogno di un tocco divino CBVT7A 362.4

    Ovunque esiste un’opposizione diretta all’Evangelo. Mai prima d’ora la confederazione del male è stata così forte come lo è adesso. Gli spiriti delle tenebre si stanno unendo con gli strumenti umani per sostenerli fermamente contro i comandamenti di Dio. Tradizioni e falsità sono esaltati al di sopra delle Sacre Scritture, la ragione e la scienza umana al di sopra della rivelazione; il talento umano al di sopra degli insegnamenti dello Spirito; le forme e le cerimonie al di sopra del potere vitale della pietà. Abbiamo bisogno del tocco divino. (RH March 19, 1895)CBVT7A 362.5

    Uomini e angeli caduti uniti insieme nella stessa cospirazione CBVT7A 363.1

    A causa della loro apostasia, uomini e angeli caduti si sono uniti nella stessa cospirazione per lavorare contro il bene. La loro unione è un’unione disperata. Satana con l’aiuto dei suoi angeli, si sforza di formare un’alleanza con uomini che affermano di essere pietosi, permettendo loro di rimanere nella Chiesa di Dio. Lui sa che se riesce a indurre gli uomini come ha fatto con gli angeli affinché si ribellino, mentre sembrano essere dei servitori di Dio, avrà in loro i suoi migliori alleati nella sua impresa contro il cielo. Sotto il nome della pietà, egli può ispirarli col proprio spirito accusatore e li induce ad accusare i servi di Dio con l’inganno. Sono i suoi investigatori specializzati. La loro opera è quella di creare faide familiari, presentare accusa che generano discordia e amarezza tra i fratelli nella chiesa, fanno in modo che le lingue servano attivamente Satana, seminano semi di dissenso osservando il male e commentando ciò che produce discordia. CBVT7A 363.2

    A tutti quelli che mormorano e si lamentano perché qualcosa che è stata fatta o detta non gli piace, o perché non sono stati presi in considerazione, si ricordino che stanno agendo come Satana quando iniziò a ribellarsi in cielo. Queste persone seguono il suo esempio seminando incredulità, discordia, e slealtà, perché nessuno può nutrire sentimenti di tradimento e tenerli solo per sé stesso. Dicono agli altri che non sono trattati correttamente. E così sono indotti a mormorare e lamentarsi. Questa è la radice dell'amarezza che sorge e dalla quale molti sono contaminati.CBVT7A 363.3

    Questo è il modo di agire di Satana oggi per mezzo dei suoi angeli malvagi. Forma una coalizione con gli uomini che sostengono di essere nella fede, e coloro che si sforzano di compiere l'opera di Dio con fedeltà, senza essere abbagliati da alcun uomo, lavorando senza ipocrisia, saranno sottoposti alle più dure prove che Satana possa infliggere a coloro che amano Dio. Il successo di Satana è proporzionale alla luce e alla conoscenza di questi avversari. La radice di amarezza si radica profondamente, ed è trasmessa agli altri. Le loro dichiarazioni sono vaghe e ingannevoli, i loro princìpi sono senza scrupoli, e Satana in essi, trova gli strumenti che precisamente necessita. (RH Sept. 14, 1897)CBVT7A 363.4

    Che cosa è una Cospirazione? CBVT7A 364.1

    E’ stata fatta una domanda: “Cosa intendi quando parli di una cospirazione? Chi ha formato cospirazioni?” Sai cos’è una cospirazione: un'unione di persone in un'opera che non ha il sigillo dell’integrità pura, retta, inalterabile. (MS 29 l911)CBVT7A 364.2

    Perciò uscite di mezzo a loro
e riparatevi, dice il Signore,
non toccate nulla d'impuro.
E io vi accoglierò. (2 Corinzi 6:17)CBVT7A 364.3

    I malvagi si uniscono strettamente in società, in consorzi commerciali, sindacati e unioni o confederazioni. Non abbiamo nulla a che fare con queste organizzazioni. Il nostro Sovrano e Governante è solo Dio, ed Egli ci chiama a uscire dal mondo per separarsi da loro. “Uscite da esso e separatevene - dice il Signore — e non toccate nulla d’immondo. Se rifiutiamo di fare questo, se continuiamo a unirci al mondo e se consideriamo ogni evento dal punto di vista mondano, diventeremo come quelli del mondo. Quando le procedure del mondo e le idee del mondo regolano le nostre transazioni, allora non potremo rimanere sul terreno santo della verità eterna. (MS 71, 1903)CBVT7A 364.4

    Angeli buoni e malvagi in forma umana sul campo d'azione CBVT7A 364.5

    Strumenti satanici in forma umana prenderanno parte nell’ultimo conflitto per opporsi all’insediamento del regno di Dio, ma sul campo d’azione si troveranno anche gli angeli celesti in sembianze umane. Uomini e donne si sono uniti per opporsi contro al Dio del cielo, e la chiesa è sveglia solo a metà in questa situazione. Ci devono essere molte più preghiere, e sforzi molto più ferventi tra i credenti professi: le due parti antagoniste continueranno ad esistere fino al completamento dell'ultimo grande capitolo della storia di questo mondo. In ogni città ci sono strumenti satanici. CBVT7A 364.6

    Non possiamo permetterci di abbassare la guardia, neppure per un momento. (Letter 42, 1909)CBVT7A 365.1

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