Capitolo 18: 17
I ribelli incolpano sempre gli altri CBVT7A 230.1
Quelli che si rifiutano di accettare i rimproveri e la correzione, manifestano inimicizia, malizia e odio contro i servi di Dio che Egli stesso ha chiamati. Non tralasceranno di usare nessun mezzo per proiettare un marchio su coloro che portano il messaggio. Come nel caso di Achab con Elia crederanno che il servo di Dio è il disturbatore, l’ostacolo e la maledizione. Achab gli disse: Sei tu colui che mette sossopra Israele? (1 Re 18: 17)CBVT7A 230.2
36- 40 - Uno che era completamente dalla parte di Dio CBVT7A 230.3
Dio desidera esaltare il Suo onore davanti agli uomini e che i Suoi consigli siano confermati davanti alla gente. La testimonianza del profeta Elia sul Monte Carmelo, presenta l’esempio di uno che era completamente dalla parte di Dio e della Sua opera sulla terra. Il profeta chiama il Signore con il Suo nome - Jehovah, Dio — che Egli stesso si era qualificato per dimostrare la sua condiscendenza e compassione. Elia lo chiama il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio d’Israele. Fece questo per suscitare nei cuori del suo popolo apostata, l’umile ricordo del Signore e per assicurargli la ricca e gratuita grazia divina. Elia pregò:CBVT7A 230.4
SIGNORE, Dio d'Abrahamo, d'Isacco e d'Israele, fa’ che oggi si conosca che tu sei Dio in Israele, che io sono tuo servo, e che ho fatto tutte queste cose per ordine tuo. Rispondimi, SIGNORE, rispondimi, affinché questo popolo riconosca che tu, o SIGNORE, sei Dio, e che tu sei colui che converte il loro cuore! (1 Re 18:36-37)CBVT7A 231.1
L’onore di Dio doveva essere innalzato in assoluto, inoltre il profeta chiese che la sua missione fosse confermata: Se oggi manifesto che tu sei Dio in Israele - pregò — e che io sono tuo servo e che per tuo comando ho fatto tutte queste cose. Rispondimi Jehovah…. Rispondimi. Il suo zelo per la gloria di Dio e il suo profondo amore per la casa d’Israele, sono una grande lezione per tutti coloro che oggi sono i rappresentanti dell’opera del Signore sulla terra. (Letter 22, 1911)CBVT7A 231.2
42 — 44 Importante lezione trasmessaci da Elia CBVT7A 231.3
L’esperienza di Elia è per noi oggi, una grande lezione. Quando sul Monte Carmelo egli pregò per la pioggia, la sua fede fu messa alla prova, ma lui non si arrese e continuò a presentare la sua richiesta a Dio. Per sei volte egli pregò intensamente, eppure non si ebbe alcun segno che la sua richiesta fosse stata accettata e concessa. Tuttavia, continuò a pregare con tale fervore, insistendo nella sua richiesta davanti al trono della grazia. Se alla sesta volta avesse desistito a causa dello scoraggiamento, la sua supplica non sarebbe stata esaudita, ma perseverò finché ricevette la risposta. Noi abbiamo un Dio il cui orecchio non è chiuso alle nostre richieste. Se noi dimostreremo di credere alla Sua Parola, Egli onorerà la nostra fede. CBVT7A 231.4
Il Signore vuole che tutti i nostri interessi si possano intrecciare con i Suoi interessi, perché desidera benedirci abbondantemente. Avendo ricevuto le Sue benedizioni, non dobbiamo in alcun modo glorificare noi stessi, ma lodare il Signore. Dio non sempre risponde alle nostre preghiere immediatamente, perché se lo facesse, potremmo dare per scontato che abbiamo il diritto di ricevere tutte le benedizioni e i favori che ci concede.CBVT7A 231.5
Invece di esaminare il nostro cuore per vedere se alimentiamo qualche male o se c’è qualche peccato accarezzato, siamo negligenti e non riusciamo a capire che dipendiamo da Lui e che abbiamo bisogno del Suo aiuto. Elia si umiliò a tal punto davanti al Signore, che gli fu impossibile attribuirsi la gloria. L’umiltà e la lode rivolta al Signore nelle nostre preghiere è una delle condizioni per essere ascoltati. L’usanza di lodare gli uomini dà come risultato grandi mali. Si lodano vicendevolmente ed essi sono indotti a credere che la gloria e l’onore gli appartengano.CBVT7A 232.1
Quando esaltate l’uomo, è come se collocaste una trappola per la sua anima e fate esattamente quello che farebbe Satana. Si dovrebbe lodare Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutte le forze, con tutta la mente, perché solo Dio è degno di essere glorificato. (RH March 27, 1913).CBVT7A 232.2
43, 44 — Il cuore di Elia ricerca Dio CBVT7A 232.3
Il servo di Elia vigilava, mentre Elia stava pregando. Leggiamo cosa disse Elia al suo servo: Ora va’ su, e guarda dalla parte del mare! Quegli andò su, guardò, e disse: Non c'è nulla. Elia gli disse: Ritornaci sette volte! E la settima volta, il servo disse: Ecco una nuvoletta grossa come la palma della mano, che sale dal mare. Allora Elia ordinò: Sali e di’ ad Achab: Attacca i cavalli al carro e scendi, perché la pioggia non ti fermi. (1 Re 18:43,44)CBVT7A 232.4
Nonostante la lunga attesa, Elia non si scoraggiò. E mentre attendeva, continuò a meditare sulla sua vita, per vedere dove aveva fallito nell’onorare Dio; poi confessò i suoi peccati, e continuò ad affliggere la sua anima davanti al Signore, mentre vigilava per vedere se ci fosse un segno affinché la sua preghiera fosse stata accettata. Mentre interrogava il proprio cuore si sentiva sempre più piccolo sia nella propria autostima che agli occhi di Dio. Gli sembrava di essere niente, mentre Dio era tutto; e quando arrivò al punto di rinunciare all’io, si aggrappò al Salvatore come unica forza e giustizia, e la risposta arrivò. Il servo corse da Elia per dirgli: Ecco una nuvoletta grossa come la palma della mano, che sale dal mare. (RH May 26, 1891),CBVT7A 232.5