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Supplemento Al Commentario Biblico Di (Ellen G. White) Volumi Da 1a7 (Vecchio Testamento) - Contents
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    Capitolo5:13,14

    La parte di Israele nella conquista di Gerico - (cap. 6:16, 20)CBVT7A 117.3

    Alla settima volta i sacerdoti diedero fiato alle trombe e Giosuè disse al popolo: Lanciate il grido di guerra perché il Signore mette in vostro potere la città. Allora il popolo lanciò il grido di guerra e si suonarono le trombe. Come il popolo udì il suono della tromba ed ebbe lanciato un grande grido di guerra, le mura della città crollarono; il popolo allora salì verso la città, ciascuno diritto davanti a sé, e occuparono la città . (Giosuè 6:16,20)CBVT7A 117.4

    Quando Giosuè uscì la mattina prima della presa di Gerico, davanti a lui apparve un guerriero completamente attrezzato per la battaglia. Allora Giosuè chiese: Sei tu dei nostri o dei nostri nemici? Ed egli rispose: No, io sono il capo dell’esercito dell’Eterno; arrivo adesso! (Giosuè 5: 13,14) Se Giosuè avesse avuto gli occhi aperti come li ebbe il servo di Eliseo a Dothan, egli avrebbe potuto sopportare la vista degli angeli del Signore accampati attorno ai figli d’Israele, perché l’esercito del cielo era venuto a combattere per il popolo di Dio, e il Capitano dell’esercito del Signore era in mezzo a loro a dirigere la battaglia. Quando Gerico cadde, nessuna mano umana toccò le mura della città, furono gli angeli del Signore a distruggere le fortificazioni ed entrare nella fortezza del nemico. Non fu Israele a sconfiggere il nemico, ma il Capitano dell’esercito del Signore. Ma il popolo d’Israele dovette fare la sua parte per dimostrare la fede nel Capitano della loro salvezza. CBVT7A 117.5

    Ogni giorno il popolo di Dio deve combattere delle battaglie. In ogni anima c’è una grande battaglia tra il principe delle tenebre e il Principe della vita. C’è una grande guerra da combattere: che gli abitanti del mondo possano essere avvertiti riguardo al gran giorno del Signore, che le roccaforti del nemico possono essere sconfitte, e che tutti coloro che amano il Signore possano riunirsi sotto il vessillo insanguinato del principe Emanuele. Ma non siamo soli in questa lotta. Come agenti del Signore, dobbiamo arrenderci a Lui, affinché Egli possa pianificare dirigere e combattere le nostre battaglie, ma con la nostra cooperazione. Il Principe della vita è a capo della Sua opera. Egli vuole combattere le nostre battaglie quotidiane con l’io, Egli desidera che siamo fedeli ai Suoi princìpi, che le passioni — quando lottiamo per la supremazia - siano soggiogate per mezzo della grazia di Cristo; affinché possiamo essere più che vincitori per mezzo di Colui che ci ha amati. CBVT7A 118.1

    Gesù ha già percorso questo cammino. Egli conosce il potere di ogni tentazione. Egli sa bene come affrontare ogni emergenza e come guidarci attraverso tutti i pericoli. Allora, perché non ci fidiamo di lui? Perché non affidare la custodia della nostra anima a Dio come a un fedele Creatore? (RH July 19, 1892)CBVT7A 118.2

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