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Testimonianze Per I Ministri E Per Gli Operai Del Vangelo - Contents
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    Aiutate le anime che sono alla deriva

    Ci sono molte anime che sono affamate di simpatia, affamate del Pane della Vita, ma nonostante ciò non hanno il coraggio di mostrare questo grande bisogno. Coloro che hanno delle responsabilità nell’opera di Dio, dovrebbero capire d’avere un solenne obbligo: aiutare queste anime. E sarebbero pronti ad aiutarle se essi stessi avessero mantenuto quell’influsso soave e sottomesso dall’amore di Cristo. Queste povere anime che stanno per morire guardano a loro in cerca d’aiuto? No! Lo fecero fino a quando si resero conto di non avere nessuna speranza d’aiuto, perché non videro nessuna mano tesa per aiutarli.TMGI 265.8

    La questione mi fu presentata in questo modo: un uomo stava annegando e lottava invano contro le onde, ad un tratto vide una scialuppa, e con le ultime forze che gli restavano riuscì ad aggrapparsi al fianco di essa. A causa dell’estrema debolezza non riuscì a parlare, e l’angoscia dipinta sul suo volto avrebbe suscitato pietà in ogni cuore umano. Ma gli occupanti della barca forse tesero una mano per aiutarlo? No! Tutto il cielo osservava quel debole uomo aggrappato al bordo della barca dibattersi per poi sparire sotto le onde. Questa scena si ripete continuamente nella vita. Lo stesso Gesù, Colui che ha dato la Sua vita quale riscatto per l’uomo, testimonia la stessa scena. Il Signore tende la Sua mano in aiuto alle anime che periscono per risparmiargli la vita. Lui stesso ha fatto l’opera che l’uomo ha tralasciato di fare, nella rivelazione della compassione e della pietà verso i peccatori. Gesù ha detto:TMGI 265.9

    Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri.TMGI 266.1

    Giovanni 13:34TMGI 266.2

    Il Calvario rivela a ognuno di noi la profondità di questo amore. Molte anime, anche se si trovano nell’oscurità, e sono piene di rimorso, di dolore e di angoscia, tuttavia riconoscono che Dio è giusto e buono. Il Signore mantiene viva nei loro cuori la scintilla della speranza. Queste povere anime ottenebrate dall’oscurità pensano: ...Se almeno potessi comparire davanti al Signore per presentare la mia causa, Egli certamente avrebbe pietà di me per amore di Cristo, e allora la mia agonia sarebbe alleviata. Egli ha cercato di parlare agli uomini, ma è stato bruscamente respinto, rimproverato e schernito dai suoi presunti amici. A volte i rimproveri che si accumulano su una persona, possono distruggere quella scintilla di speranza. L’anima che è consapevole delle sue sincere intenzioni, ha meno paura di Dio che degli uomini che hanno cuori d’acciaio. L’anima che è tribolata dall’angoscia, si allontana dai falsi giudici e dalla condanna di uomini che non possono leggere nei cuori, e che tuttavia si arrogano il diritto di giudicare i loro simili. Allora egli si volge a Colui nel quale non vi è ombra d’errore, che conosce tutti gli impulsi del cuore, che ha familiarizzato con tutte le circostanze della tentazione. Il Signore conosce ogni azione del nostro passato, e tuttavia, anche considerando tutto questo, l’anima tribolata è pronta a fidarsi di Dio, perché sa che Lui è un Dio misericordioso e compassionevole.TMGI 266.3

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