Mezzi divini per raggiungere i cuori
Mentre ero a X, il Signore venne a me durante la notte e mi rivolse preziose parole d’incoraggiamento, intorno alla mia opera, ripetendo il medesimo messaggio che mi era già stato comunicato ripetute volte. Riguardo a quanti si sono ritratti dalla luce inviata loro, Egli disse: “Disprezzando e rigettando la testimonianza che ti ho data perché tu la trasmettessi, essi non hanno disprezzato te, hanno disprezzato me, il tuo Signore”.TT2 200.2
Se gli ostinati e quanti sono pieni di sè proseguono in maniera indisciplinata il loro cammino, quali saranno le condizioni della chiesa? In qual modo si potranno correggere le deviazioni esistenti in siffatte caparbie ambizioni? Con quali mezzi Dio li raggiungerà? In che modo Egli metterà ordine nella sua chiesa? Sorgono senza posa disparità di opinioni e le apostasie affliggono la chiesa. Quando la controversia e la scissione subentrano, le singole parti pretendono di avere ragione, di avere una coscienza senza colpa e non si lasciano guidare da chi ha portato a lungo il peso dell’opera ed è stato diretto dal Signore. La luce è stata mandata per dissipare le tenebre; tuttavia, essi sono di animo troppo orgoglioso per accettarla e preferiscono l’oscurità. Disprezzano il consiglio di Dio, perché esso non corrisponde alle loro opinioni, ai loro progetti e non favorisce l’errata impostazione del carattere. L’opera dello Spirito di Dio che li avrebbe portati nella giusta posizione qualora l’avessero accettata, non si è manifestata in modo da far loro piacere e da lusingare la loro propria giustizia. La luce che Dio ha concessa, per loro non è luce e così vagano nell’oscurità. Sostengono che non si deve riporre più fiducia nel giudizio di una persona che ha avuto una lunga esperienza, che è stata istruita dal Signore e della quale Dio si è servito per svolgere un’opera particolare, di quanta se ne possa nutrire per qualsiasi altra persona. E’ per disegno divino che debbono agire così, o è piuttosto l’opera speciale del nemico di ogni giustizia, quella che consiste nel tenere le anime nell’errore, nell’incatenarle con pretesti o illusioni che non possono essere infranti, poiché queste persone si sono poste oltre la portata dei mezzi ordinati da Dio per la cura della chiesa?TT2 200.3
I rimproveri, gli avvertimenti, le correzioni del Signore sono stati dati alla sua chiesa in tutte le epoche della storia del mondo. Questi ammonimenti furono disprezzati e respinti, ai giorni di Cristo, dai farisei che si ritenevano giusti, che pretendevano di non averne bisogno e perciò dicevano di essere trattati ingiustamente. Essi non volevano accettare la Parola del Signore tramite i suoi servitori, perché essa non soddisfaceva le loro inclinazioni. Qualora oggi il Signore accordasse una visione proprio a questa categoria di persone, additando i loro sbagli, disapprovando la loro propria giustizia e condannando i loro peccati, esse si ribellerebbero come fecero gli abitanti di Nazaret quando Cristo indicò loro quale fosse la loro vera condizione.TT2 200.4
Se costoro non umilieranno i loro cuori dinanzi a Dio, se accoglieranno i suggerimenti di Satana, il dubbio e l’incredulità si impadroniranno della loro anima ed essi vedranno tutto sotto una falsa luce. Lasciate che nei loro cuori penetri una volta il seme del dubbio e avranno da raccogliere una messe abbondante. Essi finiranno col diffidare e col ricusare di credere alle verità che sono chiare e piene di bellezza per quanti non si sono formati alla scuola dell’incredulità.TT2 201.1
Quanti addestrano la propria mente ad aggrapparsi a tutto ciò che possono usare come un gancio per appendervi un dubbio e suggeriscono questi pensieri ad altre menti, troveranno sempre l’occasione di dubitare. Contesteranno e troveranno da ridire su ogni cosa che si manifesti nell’esposizione della verità, criticheranno l’opera e la posizione degli altri, come pure ogni settore nel quale essi non abbiano una parte.TT2 201.2
Si “nutriranno” dei falli, degli errori e dei difetti altrui, “fino al momento in cui”, disse l’angelo, “il Signor Gesù si leverà dalla sua opera mediatrice nel santuario celeste, indosserà l’abito del giustiziere e li sorprenderà nel loro profano banchetto; essi saranno trovati impreparati per la cena delle nozze dell’Agnello”. Il loro gusto si è talmente pervertito da giungere a criticare perfino la mensa del Signore nel suo regno.TT2 201.3
Ha mai il Signore rivelato a costoro, che ingannano se stessi, che nessun rimprovero o correzione da parte sua debba aver valore per loro a meno che non pervenga tramite una visione diretta? Io insisto su questo, perché il punto di vista che si va assumendo al riguardo costituisce un inganno satanico per la rovina delle anime. Quando Satana le avrà irretite e indebolite con i suoi sofismi, ogni volta che sono rimproverate, persisteranno nel rendere vani i provvedimenti dello Spirito di Dio, e il suo trionfo su di loro sarà totale. Alcuni che fanno professione di giustizia, al pari di Giuda tradiranno il loro Signore, dandolo nelle mani dei suoi più acerrimi nemici. Tali individui, fiduciosi in se medesimi, decisi a seguire la propria via e a propugnare le proprie idee, andranno di male in peggio, fino a seguire qualunque via anziché rinunciare alla propria volontà. Essi perseverano ciecamente nella via del male e, come gli illusi Farisei, sono talmente presi dalla loro illusione che credono di servire Dio. Cristo descrive la condotta seguita da una certa categoria di persone quando queste avranno l’opportunità di esprimere il proprio carattere: “Sarete traditi perfino da genitori, da fratelli, da parenti e da amici; faranno morire parecchi di voi”. Luca 21:16.TT2 201.4
Dio mi ha dato un’esperienza particolarmente solenne in relazione con la sua opera e voi potete essere certi che finché mi sarà risparmiata la vita, io non cesserò di levare la mia voce ammonitrice, mentre subirò l’influsso dello Spirito di Dio, sia che gli uomini mi vogliano ascoltare, sia che non lo vogliano. Io, in me stessa, non posseggo nessuna particolare sapienza; sono solo uno strumento nelle mani del Signore per il compimento dell’opera da lui assegnatami. Le istruzioni da me impartite con la penna o a viva voce sono l’espressione della luce datami da Dio. Io ho cercato di esporvi i princìpi che da anni lo Spirito di Dio va inculcando nella mia mente e scrivendo nel mio cuore.TT2 201.5
E ora, fratelli, vi supplico: non interponetevi fra me e le persone per allontanare la luce che Dio vuole giunga fino a loro. Non togliete alle Testimonianze, con le vostre critiche, la loro forza, la loro certezza e la loro autorità. Non pensate di poterle sezionare per soddisfare le vostre idee personali, pretendendo che Dio vi abbia dato la capacità di discernere quale sia la luce che viene dal cielo e quale sia, invece, l’espressione di una mera sapienza umana. Se le Testimonianze non parlano in conformità con la Parola di Dio, rigettatele. Cristo e Belial non possono stare uniti. Per amore di Cristo, non confondete la mente delle persone con cavilli umani, con lo scetticismo, rendendo così inefficace l’opera che il Signore vuole compiere. Non trasformate questo agente divino, con la vostra mancanza di discernimento spirituale, in una pietra di scandalo contro la quale molti inciamperanno, cadranno e saranno “presi al laccio e catturati”.TT2 202.1