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I tesori delle testimionianze 2 - Contents
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    Capitolo 77: Il colportore: un operaio dell’evangelo

    Il colportore intelligente, timorato di Dio, che ama la verità, deve godere del dovuto rispetto perché occupa una posizione pari a quella del ministro del Vangelo. Molti nostri giovani predicatori e quanti si preparano al ministero, se realmente convertiti farebbero bene a colportare. Venendo in contatto con le persone e presentando loro i nostri stampati, essi farebbero un’esperienza che non si ottiene con la semplice predicazione. Andando di casa in casa, avrebbero modo di parlare con la gente e di comunicarle il profumo della vita di Cristo. Così, cercando di essere una benedizione per gli altri, sarebbero essi stessi benedetti. Inoltre acquisterebbero esperienza nella fede, notevole aumento di conoscenza delle Scritture e l’arte di conquistare anime per Cristo.TT2 358.1

    Tutti i nostri predicatori dovrebbero sentirsi liberi di portare con sé dei libri da dare dovunque vadano. Dove il ministro si reca, può lasciare un libro nella famiglia che visita, o vendendolo o regalandolo. Molta di questa attività fu svolta agli inizi della storia del messaggio. I predicatori colportavano utilizzando il denaro ricavato dalla vendita dei libri per contribuire al progresso dell’opera nelle zone dove c’era bisogno di aiuto. Essi possono parlare con cognizione di causa di questo metodo di lavoro, perché hanno fatto un’esperienza diretta.TT2 358.2

    Nessuno pensi che un predicatore che colporti per recare la verità alle anime sia svalorizzato. Svolgendo questo incarico, egli lavora come l’apostolo Paolo, il quale dice: “Voi sapete in quale maniera, dal primo giorno che entrai in Asia, io mi sono sempre comportato con voi, servendo il Signore con ogni umiltà e con lacrime, fra le prove venutemi dalle insidie dei Giudei; come io non mi sono tratto indietro dall’annunziarvi e dall’insegnarvi in pubblico e per le case, cosa alcuna di quelle che vi fossero utili, scongiurando Giudei e Greci a ravvedersi dinanzi a Dio e a credere nel Signor nostro Gesù Cristo”. Atti 20:18-21. L’eloquente Paolo, al quale Dio si era manifestato in modo meraviglioso, andava di casa in casa con umiltà d’animo, con molte lacrime, attraverso molte tentazioni.TT2 358.3

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