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I tesori delle testimionianze 2 - Contents
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    Scarsità di operai istruiti

    Noi disponiamo di un numero troppo esiguo di talenti operanti nei vari rami dell’opera. Si debbono prendere delle nuove iniziative ed è necessaria, perciò, la capacità di sapere elaborare dei piani grazie ai quali sia possibile raggiungere quelle anime che sono immerse nelle tenebre. Ci vuole l’intelligenza delle varie menti, ma non le dobbiamo criticare se non sempre le loro idee collimano con le nostre. Dovremmo fare dei piani più vasti per preparare operai che predichino il messaggio. Quelli che credono alla verità e l’amano, hanno fatto bene a dare dei mezzi per le varie iniziative, nondimeno c’è gran bisogno di operai qualificati.TT2 154.1

    Non è una cosa saggia spendere i nostri fondi per aprire nuovi campi, ancora intatti, mentre così poco è stato fatto per la preparazione di operai che devono occuparli. L’opera di Dio non deve essere ostacolata dalla mancanza di agenti che la portino avanti; perciò Egli fa appello a uomini colti, studiosi della Bibbia, che amano la verità che portano agli altri e che mettono in essa la propria vita e il proprio carattere. Noi desideriamo uomini che amano Gesù, che si aggrappano a lui; uomini che apprezzano il sacrificio infinito compiuto in favore dell’umanità caduta. Occorrono labbra toccate dal fuoco sacro; cuori puri dalla contaminazione del peccato. Quelli che hanno una pietà limitata, che sono animati dall’ambizione di essere considerati i primi e i migliori, non sono gli uomini per questo tempo. Non c’è bisogno di chi pensa più alla propria volontà che all’opera.TT2 154.2

    Le nostre chiese non ricevono il tipo di istruzione che le spingerebbe a procedere con umiltà d’animo, a eliminare ogni forma di ostentazione e ad adoperarsi per l’ornamento interiore. L’efficienza della chiesa è quale la rendono lo zelo, la purità, l’abnegazione e l’intelligente attività dei ministri. Essi debbono avere una pietà più profonda, una fede più forte, delle vedute più larghe. Grazie all’impegno personale, debbono svolgere un’opera più completa. Ciò di cui abbiamo bisogno è una religione vivente. Una singola persona che abbia una chiara concezione del dovere, la cui anima sia in comunione con Dio, piena di zelo per Cristo, eserciterà un potente influsso per il bene. Essa non si disseta alle correnti d’acqua bassa, torbida e sporca, ma alle limpide acque profonde, alla sorgente stessa ed è resa idonea a trasmettere alla chiesa un nuovo impulso e un nuovo vigore.TT2 154.3

    A motivo dell’aumento della pressione dall’esterno, Dio vorrebbe infondere una nuova vita alla sua chiesa, mediante le sacre e solenni verità nelle quali essa crede. Lo Spirito Santo dal cielo, operando coi figliuoli e le figliuole di Dio, li aiuterà a superare gli ostacoli e a conservare, nei confronti del nemico, la posizione favorevole. Dio ha in serbo grandi vittorie per i suoi che amano la verità e osservano i comandamenti. I campi già biondeggiano per la messe. Noi godiamo della luce e delle ricche, gloriose dotazioni che il cielo ha posto nella verità messa nelle nostre mani; ma ci sono uomini e donne che non sono stati istruiti e addestrati per lavorare nei campi dove la messe sta rapidamente maturando.TT2 154.4

    Dio sa con quanta fedeltà e con quanto spirito di consacrazione ciascuno adempie la sua missione. In questa grande opera non c’è posto per gli svogliati, per chi indulge verso se stesso o per quanti non sono capaci di lavorare con successo in qualunque campo; nessun posto per gli uomini col cuore diviso, che non sono ferventi di spirito, che non sono disposti a sopportare per amore di Cristo le difficoltà, le opposizioni, l’obbrobrio, la morte. Il ministero cristiano non è un posto adatto per gli oziosi. Esiste una categoria di uomini che cercano di predicare, ma che sono disordinati, trascurati e irrispettosi. Costoro farebbero meglio a dissodare la terra che a insegnare la sacra verità di Dio.TT2 154.5

    I giovani presto saranno chiamati a prendere su di sé i pesi portati dai più anziani. Noi abbiamo perduto troppo tempo prezioso trascurando di condurre i giovani in prima linea e di impartir loro un’istruzione più elevata, più solida. L’opera avanza del continuo e noi dobbiamo ubbidire all’ordine: “Avanti!” Molto bene potrebbe essere fatto per mezzo dei giovani radicati nella verità, che non si lasciano facilmente influenzare o distogliere dalla rettitudine dalle condizioni ambientali; che pregano e che compiono le azioni più decise per ricevere tutta la luce possibile. L’operaio dovrebbe essere preparato a mettere in azione le più elevate facoltà intellettuali e morali di cui la natura, la cultura e la grazia divina lo hanno dotato. Però la sua riuscita sarà proporzionata al grado di consacrazione e di sacrificio personale messi nel lavoro, piuttosto che alle doti naturali o acquisite. Sono necessari i tentativi più seri e tenaci per acquisire le capacità intese a renderci utili; ma a meno che Dio non collabori con gli uomini, niente potrà essere portato a buon termine. Gesù ha detto: “Senza di me non potete fare nulla”. Giovanni 15:5. La grazia divina è il grande elemento della potenza che salva; senza di essa tutti gli accorgimenti umani risultano privi di efficacia. Occorre la sua collaborazione anche nell’azione umana più determinata ed energica fatta per inculcare la verità negli altri.TT2 155.1

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