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I tesori delle testimionianze 2 - Contents
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    Derubare il Signore

    Mi è stato mostrato che tra di noi molti derubano il Signore nelle decime e nelle offerte. Ne deriva che in tal modo la sua opera è molto ostacolata. La maledizione di Dio riposerà su quelli che vivono della divina generosità eppure chiudono i loro cuori e non fanno nulla o quasi per il progresso della sua causa. Fratelli e sorelle, come può il nostro munifico Padre celeste continuare a far di voi suoi amministratori, fornirvi di mezzi da adoperare per lui, quando accaparrate tutto asserendo egoisticamente che è roba vostra?TT2 28.1

    Anziché rendere a Dio le sostanze che Egli ha messo nelle loro mani, molti le investono in altri terreni. E questo male va aumentando fra i nostri fratelli. Essi già possedevano tutto quello di cui potevano occuparsi, ma l’amore del denaro e l’ambizione di essere considerati dei benestanti come i loro vicini, li spingono a seppellire le loro risorse nel mondo e a sottrarre a Dio quello che a lui è giustamente dovuto. Possiamo allora essere sorpresi se essi non prosperano, se il Signore non benedice le loro messi ed essi rimangono delusi?TT2 28.2

    Se i nostri fratelli tenessero presente che Dio può benedire dieci ettari di terreno e renderli produttivi come cento, non continuerebbero ad accumulare terreni su terreni, anzi verserebbero il loro denaro nella tesoreria di Dio. “Badate a voi stessi — disse Gesù — che talora i vostri i cuori non siano aggravati da crapula, da ubriachezza e dalle ansiose sollecitudini di questa vita”. Luca 21:34. Satana si compiace di aumentare le vostre fattorie e di investire i vostri denari in imprese mondane, perché così voi non solo impedite alla causa di avanzare, ma con l’ansietà e la fatica eccessive, egli riduce le vostre prospettive di vita eterna.TT2 28.3

    Adesso dovremmo prestare ascolto alla raccomandazione del nostro Salvatore: “Vendete i vostri beni, fatene elemosine; fatevi delle borse che non invecchiano, un tesoro che non venga meno nei cieli”. Luca 12:33. E’ ora che i nostri fratelli riducano i loro possedimenti invece di accrescerli, perché stiamo per trasferirci in un paese migliore: quello celeste. Perciò non dobbiamo essere abitatori della terra, ma piuttosto organizzare le cose con la massima sobrietà.TT2 28.4

    Verrà il tempo in cui non potremo vendere a nessun prezzo. Presto sarà emanato il decreto che vieterà alla gente di comprare o vendere da chicchessia, salvo da chi abbia il marchio della bestia.TT2 28.5

    Il Signore mi ha ripetutamente mostrato che è contrario alla Bibbia ammassare provviste per le nostre necessità temporali in tempo di disordini. Ho visto che se i santi accumulassero dei viveri in casa loro o nei campi in tempo di torbidi quando la spada, la fame e la pestilenza infuriano nel paese, questi verrebbero loro sottratti da mani violente e i loro campi sarebbero mietuti dagli estranei. Quello allora sarà per noi il tempo di confidare interamente in Dio ed Egli ci sosterrà. Ho visto che il pane e l’acqua ci saranno assicurati in quel periodo e che non soffriremo né la penuria, né la fame, perché Dio è capace di imbandire per noi la mensa nel deserto. All’occorrenza, Egli manderebbe i corvi per cibarci come fece col profeta Elia; oppure farebbe scendere la manna dal cielo come fece per gli Israeliti.TT2 28.6

    In quel tempo di agitazione, case e terreni non saranno di alcuna utilità perché i credenti dovranno fuggire davanti alle folle furibonde. In quel tempo, i loro possedimenti non potranno essere utilizzati per l’avanzamento della causa della verità presente. Mi è stato mostrato che è volere di Dio che i santi si liberino di ogni impaccio prima che sopraggiunga il tempo della distretta e facciano con Dio un patto mediante il sacrificio. Se essi hanno posto le loro proprietà sull’altare e seriamente interrogano Dio circa il loro dovere, Egli farà loro capire quando debbono utilizzare queste cose. Allora saranno liberi nel tempo della distretta e non saranno oppressi da impedimento alcuno. — Early Writings, 56, 57 (1851).TT2 29.1

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