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I tesori delle testimionianze 3 - Contents
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    Andare nel campo della messe

    Quando gli avventisti del settimo giorno si trasferiscono in città dove esiste già una nostra grande chiesa, si trovano fuori posto e la loro spiritualità è destinata a un progressivo declino. I loro figli sono esposti a molte tentazioni. Fratelli miei e sorelle mie, a meno che non siate assolutamente costretti a lavorare in questi luoghi sarebbe opportuno che vi recaste là dove il messaggio non è ancora penetrato e dove potrete dare prova della vostra capacità di lavorare per il Maestro. Fate degli sforzi intensi per suscitare un interesse per la verità presente. Il lavoro di casa in casa è efficace quando viene svolto nello spirito con il quale Cristo lo svolgeva. Tenete delle riunioni e rendetele interessanti. Ricordate che ciò richiede qualcosa di più della semplice predicazione.TT3 143.5

    Molti, che sono rimasti a lungo in una determinata località, passano il tempo criticando chi lavora secondo le direttive di Cristo per convincere e convertire i peccatori. Tali persone criticano i motivi e le intenzioni altrui come se nessuno fosse capace di compiere l’opera altruistica che essi rifiutano di svolgere. Queste persone sono delle pietre d’inciampo. Se invece andassero dove non ci sono ancora dei credenti e si adoperassero per condurre gli uomini a Cristo, esse sarebbero talmente occupate nella proclamazione della verità e nel’opera di assistenza dei più deboli, da non riuscire più a trovare il tempo per giudicare, sospettare il male e parlare dei risultati della loro cosiddetta “capacità” di andare a fondo alle questioni. Se tali persone hanno vissuto a lungo in territori dove vi sono delle grandi chiese, è bene che vadano nel campo della messe a seminare e a raccogliere per il Maestro. Il desiderio di salvare gli uomini farà loro perdere di vista se stessi. La loro attenzione sarebbe così tanto occupata dal daffare che questa opera esige, da non avere più il tempo di criticare il prossimo. Non avrebbero più il tempo di esercitare un ’influenza negativa in seno al’opera.TT3 144.1

    Riunire così tanti credenti in uno stesso luogo contribuisce a incoraggiare la critica e la maldicenza. Molti cedono al’abitudine di sospettare sempre il male, dimenticando che così facendo commettono un grave peccato e che le parole dette non potranno piò essere ritirate. Non solo ma con i loro sospetti gettano un seme che non mancherà di dare la sua malefica messe, la cui entità nessuno potrà valutare fino al gran giorno quando ogni pensiero, ogni parola e ogni azione verranno sottoposte al giudizio divino.TT3 144.2

    Le parole incontrollate, scortesi che vengono dette aumentano man mano che vengono ripetute. Chi aggiunge una parola, chi un ’altra e così il falso rapporto assume proporzioni sempre più ampie. In questo modo si commette una grave ingiustizia. Con i loro sospetti ingiustificati e con i loro giudizi ingiusti, i maldicenti si complicano inutilmente la vita e gettano il seme della discordia nella chiesa. Se essi potessero vedere le cose come le vede Dio, cambierebbero il loro atteggiamento di critica e si renderebbero conto di quanto hanno trascurato l’opera affidatali dal Signore.TT3 144.3

    Il tempo perduto per criticare i motivi e le azioni dei servitori di Dio sarebbe stato meglio utilizzato se dedicato alla preghiera. Spesso se quanti vanno in caccia di errori conoscessero la verità riguardo a coloro che essi criticano, giungerebbero ad avere una ben diversa opinione. Quanto sarebbe meglio se invece di criticare e condannare gli altri, ciascuno dicesse:” Io debbo adoperarmi alla mia salvezza. Se collaboro con colui che vuole salvare la mia anima, debbo vigilare diligentemente su me stesso ed eliminare il male nella mia vita. Io debbo essere una nuova creatura in Cristo e vincere ogni mio difetto. Allora, anziché indebolire coloro che lottano contro il male, potrò fortificarli con parole di incoraggiamento”.TT3 144.4

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