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I tesori delle testimionianze 3 - Contents
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    La conferenza generale

    Sono stata spesso informata dal Signore che il giudizio di nessun uomo dovrebbe soccombere di fronte a quello di qualsiasi altro uomo. La mente di un uomo o di pochi uomini non dovrebbe mai essere considerata sufficientemente saggia e adeguata alla direzione del’opera e alla scelta della strategia da attuare. Quando, però, in una Conferenza Generale il giudizio dei fratelli convenuti da tutte le parti del campo viene esercitato, l’indipendenza privata e l’opinione personale non debbono essere ostinatamente mantenuti, ma abbandonati. Un operaio non dovrebbe mai stimare come virtù il mantenimento di una posizione di indipendenza contraria alle decisioni della Conferenza.TT3 263.5

    Talvolta, quando un piccolo gruppo di dirigenti ha cercato nel nome della Conferenza Generale di attuare dei piani poco avveduti o di limitare così l’opera di Dio, io ho detto che non potevo più considerare la voce della Conferenza Generale rappresentata da quei pochi uomini come voce di Dio. Questo, però, non vuol dire che non si debbano rispettare le decisioni di una Conferenza Generale composta di un ’assemblea debitamente designata, formata da uomini rappresentanti di tutte le parti del campo. Dio ha ordinato che i rappresentanti della sua chiesa universale esercitino tutta l’autorità che compete loro, quando sono riuniti in una Conferenza Generale. Lo sbaglio che alcuni commettono è quello di dare alla mente di un uomo o alle menti di pochi uomini tutta l’autorità e l’influenza di cui Dio ha investito la chiesa attraverso il giudizio e la voce della Conferenza Generale riunita per elaborare dei piani in vista del progresso della sua opera.TT3 264.1

    Si contravviene a un ordine biblico, quando l’autorità che Dio ha dato alla chiesa è accreditata interamente a un uomo. Questi avrebbe la possibilità di condizionare il giudizio di altri suoi simili. Gli sforzi di Satana sulla mente di quell’uomo diventerebbero particolarmente sottili, talvolta quasi irresistibili. Il nemico spera così di influire su altre menti per mezzo di quella. Diamo, perciò, alla chiesa la suprema autorità e il consenso che siamo disposti ad accordare a un uomo o a un ristretto gruppo di uomini.TT3 264.2

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