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I tesori delle testimionianze 3 - Contents
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    Capitolo 7: L’attività laica

    Il Testimone verace rivolgendosi alla chiesa di Efeso, dice: “Ho questo contro a te: che hai lasciato il tuo primo amore. Ricordati, dunque, donde sei caduto, ravvediti e fai le opere di prima; se no verrò a te e rimoverò il tuo candelabro dal suo posto se non ti ravvedi”. Apocalisse 2:4, 5.TT3 33.1

    Inizialmente, l’esperienza della chiesa di Efeso fu caratterizzata dalla semplicità, dal fervore e dal’ardente amore per Cristo. I credenti gioivano del’amore di Dio perché Gesù dimorava nei loro cuori. Le lodi di Dio erano sulle loro labbra e il loro atteggiamento di gratitudine si armonizzava con quello della famiglia celeste.TT3 33.2

    Il mondo si rendeva conto che essi erano stati con Gesù. I peccatori pentiti, perdonati, purificati e santificati erano esortati a unirsi a Dio per mezzo del suo Figliolo. I credenti desideravano sinceramente accogliere e mettere in pratica ogni parola di Dio. Pieni di amore verso il loro Redentore, essi pensavano che il loro unico scopo consistesse nel portare altre anime a lui, non intendendo monopolizzare i preziosi tesori della grazia di Cristo. Sentendo l’importanza della loro vocazione e tenendo conto del messaggio ’Pace in terra e benevolenza verso gli uomini’ ardevano dal desiderio di portare la buona novella fino agli estremi limiti della terra.TT3 33.3

    I membri di chiesa erano uniti nel sentimento e nel’azione. L’amore di Cristo era l’aurea catena che li teneva avvinti fra loro. Continuavano a conoscere sempre più perfettamente il Signore e manifestavano nella loro vita la luce, il conforto e la pace. Visitavano gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni e si conservavano puri dal mondo. Ai loro occhi trascurare di farlo sarebbe stata una contraddizione della loro professione di fede e un tradimento del loro Redentore.TT3 33.4

    L’opera fu portata avanti in ogni città; delle anime si convertivano e a loro volta si sentivano spinte a parlare agli altri del loro inestimabile tesoro. Non si davano riposo fino a che la luce che avevano ricevuto non avesse illuminato anche gli altri. Intere moltitudini venivano a conoscere le ragioni della speranza cristiana. Vibranti appelli erano rivolti personalmente ai peccatori, agli sviati, agli emarginati a coloro che pur dicendo di conoscere la verità amavano il piacere più di Dio.TT3 33.5

    Dopo un po’ di tempo, però, lo zelo dei credenti e il loro amore per Dio e per i loro simili andò affievolendosi. Nella chiesa penetrò la freddezza; sorsero delle divergenze e molti distolsero i loro sguardi da Gesù, capo e compitore della loro fede. Le masse, che avrebbero potuto essere convinte e convertite grazie a una fedele pratica della verità, rimasero prive di avvertimenti. Fu allora che il messaggio del Testimone verace fu mandato alla chiesa di Efeso. La mancanza di interesse per la salvezza delle anime indicava che essi avevano perduto il loro primo amore; perché nessuno può amare Dio con tutto il cuore, l’anima e la forza e non amare coloro per i quali Cristo morì. Dio li invitava a pentirsi e a operare come una volta, altrimenti il candelabro sarebbe stato rimosso dal suo posto.TT3 33.6

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