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I tesori delle testimionianze 3 - Contents
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    “Quelli che temono il Signore”

    In Malachia 3:16, al’opposto, viene presentata una categoria di persone che si riuniscono non per criticare Dio, ma per parlare della sua gloria e di tutte le sue misericordie. Esse sono state fedeli nei loro doveri e hanno dato al Signore quello che gli appartiene. La loro testimonianza fa prorompere canti di gioia fra gli angeli del cielo. Esse non hanno nessuna recriminazione da fare. Quelli che camminano nella luce e sono fedeli e integri nel’adempimento del loro dovere, non criticano e non si lamentano. Pronunciano parole di coraggio, di speranza e di fede. Chi si lamenta è proprio chi serve se stesso e non rende a Dio ciò che è dovuto.TT3 24.3

    “Allora quelli che temono l’Eterno si son parlati l’uno al’altro e l’Eterno è stato attento ed ha ascoltato; e un libro è stato scritto davanti a lui, per conservare il ricordo di quelli che temono l’Eterno e rispettano il suo nome. Essi saranno, nel giorno ch ’io preparo, la mia proprietà particolare, dice l’Eterno degli eserciti; e io li risparmierò, come uno risparmia il figlio che lo serve. E voi vedrete di nuovo la differenza che v ’è fra il giusto e l’empio, fra colui che serve Dio e colui che non lo serve”. Malachia 3:16-18.TT3 24.4

    L’anima generosa sarà ricompensata da una comunione più intima con lo Spirito.TT3 25.1

    L’uomo che ha avuto delle sfortune e ha contratto debiti, non dovrebbe prendere quello che spetta al Signore per pagare i suoi debiti agli uomini. Dovrebbe tener presente che in tali circostanze egli è messo alla prova e che usando a proprio vantaggio ciò che appartiene al Signore, egli deruba il Donatore. L’uomo è debitore a Dio di tutto ciò che ha, ma diventa doppiamente debitore quando adopera il denaro riservato al Signore per soddisfare i propri impegni verso gli uomini. “Infedeltà a Dio”, queste sono le parole scritte accanto al suo nome nel libro del cielo. Egli ha un conto da regolare con Dio per essersi appropriato del denaro del Signore a proprio beneficio. Questa sua mancanza nei princìpi, rivelata nel cattivo uso dei beni di Dio, si manifesterà anche in altre cose e si ritroverà anche nei suoi affari. L’uomo che deruba Dio coltiva delle inclinazioni che gli precluderanno l’ammissione nella famiglia celeste.TT3 25.2

    L’uso egoistico delle ricchezze denota infedeltà a Dio e indegnità a essere amministratori dei supremi beni celesti.TT3 25.3

    Vi sono diversi canali attraverso i quali la beneficenza può essere attuata. Le necessità crescono continuamente e le missioni vengono danneggiate per mancanza di fondi. Esse dovranno essere abbandonate se il popolo di Dio non si rende conto della situazione. Per fare testamento non si aspetta di essere in punto di morte; disponete dunque dei vostri beni finché lo potete.TT3 25.4

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