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I tesori delle testimionianze 3 - Contents
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    Il sabato in famiglia

    Prima che il sole tramonti, i membri della famiglia si riuniscano per leggere la Parola di Dio, cantare e pregare. In questo è necessaria una riforma perché molti sono stati negligenti su questo punto. Confessiamo i nostri sbagli a Dio e gli uni agli altri. Prendiamo gli accorgimenti opportuni perché ogni membro della famiglia possa prepararsi a onorare il giorno che Dio ha benedetto e santificato.TT3 14.2

    Le preziose ore del sabato non devono essere sprecate a letto. Il sabato mattina la famiglia dovrebbe alzarsi per tempo. Se ci si alza tardi, c’è confusione e trambusto nel prepararsi per la colazione e per la Scuola del sabato: ci si innervosisce, ci si impazientisce e ci si agita. Tale clima favorisce l’instaurarsi di sentimenti profani. Il sabato, allora, viene profanato e diventa faticoso, e il suo arrivo è più temuto che desiderato.TT3 14.3

    Per il sabato non dovremmo preparare una maggiore quantità e varietà di cibi rispetto agli altri giorni. Al contrario, gli alimenti dovrebbero essere più semplici e si dovrebbe mangiare un po’ meno perché la mente sia lucida e possa meglio afferrare le cose spirituali. Mangiare troppo intorpidisce il cervello. Si possono allora udire le parole più preziose senza apprezzarle in quanto la mente è confusa a motivo di una dieta poco adatta. Mangiando troppo, il sabato, molti hanno incoscientemente disonorato Dio.TT3 14.4

    Quantunque si debba evitare di cucinare il sabato, non è però necessario mangiare freddo. Nella stagione fredda si possono riscaldare gli alimenti preparati il giorno prima. I pasti, anche se semplici, devono essere gustosi e appetitosi. Preparate qualcosa di gradito, qualcosa che la famiglia non ha tutti i giorni.TT3 14.5

    I bambini partecipino al culto di famiglia. Tutti portino la loro Bibbia e ognuno legga uno o due versetti. Poi si canti un inno conosciuto, seguito dalla preghiera. Questa dev ’essere fatta secondo il modello che Cristo ci ha lasciato. La preghiera del Signore, però, non era destinata a essere ripetuta meccanicamente, come una formula. Essa è un ’illustrazione di come dovrebbero essere le nostre preghiere: semplici, ferventi e di ampia portata. Con una semplice frase esponete a Dio ciò di cui avete bisogno, esprimetegli la vostra gratitudine per le sue misericordie. Così voi invitate Gesù quale gradito ospite in casa vostra e nel vostro cuore. Le lunghe preghiere relative a cose che non riguardano i vostri interessi familiari rendono faticosa l’ora del culto, che dovrebbe invece essere considerata un privilegio e una benedizione. Fate sì che quei momenti siano ricchi di interesse e di gioia.TT3 14.6

    La Scuola del sabato e il culto occupano solo una parte del sabato. Il resto della giornata rimane alla famiglia e può diventare la parte più sacra e preziosa dell’intero sabato. I genitori dovrebbero trascorrere buona parte di questo tempo coi loro figli. In molte famiglie i bambini più piccoli sono abbandonati a se stessi e così essi passano il loro tempo a divertirsi o se li si lascia soli essi finiscono col diventare irrequieti e col fare qualcosa di dannoso. Così il sabato non ha per essi alcun significato sacro.TT3 14.7

    Nella buona stagione i genitori facciano delle passeggiate coi propri figli, nei campi o nei boschi. In mezzo alle bellezze della natura, spieghino loro la ragione per cui il sabato fu istituito, descrivano la grande opera creatrice di Dio e dicano loro quanto santa e bella fosse la terra quando uscì dalle sue mani. Ogni fiore, ogni arbusto, ogni albero corrispondevano al piano del Creatore. Ogni cosa su cui l’occhio si posava era bella e rivelava l’amore di Dio. Ogni suono era una musica, in armonia con la voce dell’Eterno. Spieghino ai bambini che il peccato ha deturpato la perfetta opera dell’Altissimo e che le spine e i triboli, il dolore e la morte sono le conseguenze della disubbidienza a Dio. I verdi campi, gli alberi maestosi, il gaio raggio del sole, le nubi, la rugiada, la solenne calma della notte, lo splendore del cielo stellato, la luna nella sua bellezza, tutto porta l’impronta del Creatore. Non una goccia di pioggia cade, non un raggio di sole risplende sul mondo ingrato, senza testimoniare della sapienza e dell’amore di Dio.TT3 15.1

    Insegnino la via della salvezza, come “Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito figliolo affinché chiunque crede in lui non perisca ma abbia vita eterna”. Giovanni 3:16. Ripetino ai bambini il racconto di Betlemme e mettano in evidenza il fatto che Gesù era ubbidiente ai genitori sin da bambino. Questo tipo di comportamento aveva contraddistinto anche la sua giovinezza: Egli aveva contribuito con il suo lavoro al sostentamento della sua famiglia. Occorre convincerli che il Salvatore conosce le prove, le difficoltà, le tentazioni, le speranze e le gioie dei giovani e può offrir loro simpatia e aiuto. Di quando in quando leggano loro gli interessanti racconti biblici, pongano domande su quanto hanno imparato alla Scuola del sabato e studino con loro la lezione del sabato seguente.TT3 15.2

    Quando il sole tramonta, la preghiera e il canto della lode segnino la fine delle ore sacre e sollecitino la presenza di Dio negli impegni e nei doveri della nuova settimana di lavoro.TT3 15.3

    In tal modo i genitori possono fare del sabato quello che esso dovrebbe essere: il giorno più bello della settimana. Essi possono aiutare i figli a considerarlo un giorno di gioia, il giorno dei giorni, sacro e onorevole al Signore.TT3 15.4

    Fratelli e sorelle, io vi consiglio: “Ricordatevi del giorno del riposo per santificarlo”. Se volete che i vostri figli osservino il sabato secondo il comandamento, dovete insegnarlo loro col precetto e con l’esempio. Le verità profondamente impresse nel cuore non si cancellano mai del tutto; possono essere oscurate ma mai distrutte. Le impressioni prodotte al’inizio della vita si ritroveranno negli anni avvenire. Possono sopraggiungere delle circostanze che separeranno i figli dai genitori e dalla casa; però, finché vivranno, essi si ricorderanno delle istruzioni ricevute nel’infanzia e nella gioventù, che risulteranno una benedizione per loro.TT3 15.5

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