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I tesori delle testimionianze 3 - Contents
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    Un ’illustrazione pratica

    Anni fa, quando i credenti nel prossimo avvento di Cristo erano poco numerosi, gli osservatori del sabato di Topsham, Maine, si riunivano per il culto nella grande cucina della casa del fratello Stockridge Howland. Un sabato mattina il fratello Howland era assente e la cosa ci sorprese perché egli era sempre puntuale. Di lì a poco, però, egli sopraggiunse col volto raggiante, illuminato dalla gloria di Dio. “Fratelli — disse — ho fatto una interessante scoperta. Noi dobbiamo seguire un piano di azione che ci permetta di camminare al sicuro da ogni insidia. Vi dirò qualcosa al riguardo”.TT3 249.5

    Ci disse di avere notato che un fratello, un povero pescatore, credeva di non essere rispettato come avrebbe dovuto esserlo e che il fratello Howland e altri si consideravano superiori a lui. La cosa non era vera, ma egli la pensava così. Per varie settimane, perciò, non aveva partecipato alle adunanze. Il fratello Howland, allora, andò a trovarlo, si mise in ginocchio davanti a lui e gli disse: “Fratello perdonami. Che cosa ti ho fatto?”. L’uomo lo prese per un braccio e cercò di farlo alzare da terra. “No — rispose il fratello Howland — dimmi: che cos’hai contro di me?”. “Io non ho nulla contro di te”. “Eppure devi averlo — replicò il fratello Howland — perché un tempo ci parlavamo mentre ora tu non mi parli più. Voglio sapere che cosa è accaduto”.TT3 250.1

    L’uomo disse: “Alzati, fratello Howland”. “No — rispose Howland — non mi alzo”. “Allora sono io che devo scendere” riprese l’uomo e così dicendo si inginocchiò, confessò di essersi comportato come un ragazzo e di aver avuto dei cattivi pensieri sul suo conto. “Ora — disse — li allontano tutti”.TT3 250.2

    Mentre il fratello Howland raccontava il fatto, il suo volto era illuminato dalla gloria del Signore. Quando ebbe finito, il pescatore e la sua famiglia entrarono e avemmo un ’eccellente riunione.TT3 250.3

    Supponete che qualcuno di noi segua l’esempio del fratello Howland. Se quando i nostri fratelli sospettano il male, noi andassimo da loro e dicessimo: “Se ho fatto qualcosa che ti ha offeso perdonami”, infrangeremmo l’incantesimo di Satana e libereremmo i nostri fratelli dalle loro tentazioni. Se c’è qualcosa che potete fare, mediante il sacrificio, per liberare la strada dai rifiuti del sospetto, fatelo. Dio vuole che noi ci amiamo gli uni gli altri come dei fratelli. Egli vuole che noi siamo pietosi e gentili, che ci abituiamo a credere che i nostri fratelli ci amano e che Cristo ci ama. L’amore genera l’amore.TT3 250.4

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