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Supplemento Al Commentario Biblico Di (Ellen G. White) Volumi Da 1a7 Nuovo Testamento - Contents
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    Capitolo 4:14

    Al mondo manca la sete7ACB 124.1

    Chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, e l’acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte che scaturisce in vita eterna. (Letter 5, 1900)7ACB 124.2

    Un canale7ACB 124.3

    È necessario accogliere il Salvatore nei nostri cuori, affinché diventi una sorgente d’acqua viva che scaturisce in vita eterna. L’acqua della vita che scorre dai nostri cuori può influenzare i cuori degli altri. (MS 69, 1912)7ACB 124.4

    Una rivelazione di Grazia7ACB 124.5

    L’acqua alla quale si riferisce Cristo, rivela la Sua grazia attraverso la Sua Parola. Il Suo Spirito, i Suoi insegnamenti, sono come fontana rinfrescante per ogni anima. In Cristo c’è la pienezza della gioia per sempre…La presenza graziosa di Cristo nella Sua Parola, si rivolge alle nostre anime; essa rappresenta il Signore come il pozzo di acqua viva per calmare la sete. È nostro privilegio vivere costantemente nel Signore e Salvatore. Egli è la fonte del potere spirituale in noi e la Sua influenza farà fluire parole e azioni, generando in noi desideri ed aspirazioni per la forza e la purezza, per la santità e la pace. Questa gioia ci difende dal dolore, ed è il risultato della presenza di Dio in noi. (Letter 73, I 897)7ACB 124.6

    35 - Cristo contro i pregiudizi - Giovanni 4:357ACB 124.7

    Qui Gesù fa riferimento al campo di evangelizzazione, all’opera che i cristiani svolgono in mezzo ai poveri come dei samaritani disprezzati.7ACB 124.8

    Egli riunì i Suoi operai per prepararli alla raccolta. Il Salvatore era contro tutti i pregiudizi in mezzo ai popoli. Egli era disposto a estendere le benedizioni e i privilegi degli ebrei a tutti coloro che accettavano la luce che Egli era venuto a portare nel mondo. Gesù dimostrava grande gioia qualora una sola anima lo accettava. Ciò che prima Gesù aveva nascosto davanti ai discepoli riguardo agli ebrei, lo rivelò più tardi alla donna samaritana; perché Colui che conosceva tutte le cose, avrebbe fatto un giusto uso della sua conoscenza e dei mezzi a sua disposizione per condurre gli altri alla vera fede. (2SP 147)7ACB 125.1

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