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Supplemento Al Commentario Biblico Di (Ellen G. White) Volumi Da 1a7 Nuovo Testamento - Contents
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    Capitolo 21: 15-17

    Pietro impara ad insegnare7ACB 162.5

    In seguito al tradimento nei confronti di Gesù, Pietro si convertì e divenne più sensibile riguardo alla propria debolezza e quindi più umile. Allora Gesù gli disse: Pasci le mie pecorelle. Solo da questo momento egli poteva imparare ad evangelizzare i traviati e i caduti. (HS 121)7ACB 162.6

    L’autentica conversione raggiunge le profonde radici del male - Luca 22:31, 327ACB 162.7

    Pietro non dimenticò mai la scena dolorosa della sua umiliazione. Anche se il suo peccato non era uno dei più gravi, egli non dimenticò il suo tradimento verso Cristo. Il suo dolore a causa di quel peccato era reale ed intenso. Dopo la sua conversione il suo parlare non ebbe più lo stesso spirito di prima. Dopo la resurrezione, Gesù lo interrogò per tre volte dicendo: Simone, figlio di Giona, mi ami tu più di costoro? 7ACB 162.8

    E Pietro rispose: Si Signore, tu sai che ti amo! Allora Gesù disse: Pasci i miei agnelli! Nel caso di Pietro, quel triplice interrogatorio era necessario; ed è necessario anche per noi oggi.7ACB 163.1

    Il lavoro della conversione non può essere raggiunto fino a quando non sono raggiunte le radici del male. Ancora una volta i germogli sono stati tagliati, perché la radice di amarezza è spuntata causando la contaminazione dell’anima. Non di meno il male deve essere raggiunto, perché il senso morale deve essere giudicato alla luce della presenza divina. La vita quotidiana può testimoniare se l’opera della conversione è autentica. Quando per terza volta Cristo chiese: Pietro, mi ami tu? Quella terza domanda raggiunse la profondità dell’anima di Pietro, così, egli cadde in ginocchio e rispose: Signore, tu sai che io ti amo! Questo è quello che dovrebbe fare ogni anima che ha disonorato Dio e addolorato il cuore di Cristo, negando la verità e la giustizia Se l’anima tentata subisce il processo di prova, durante il quale l’IO non riesce più a venire a galla, ciò vuol dire che quest’anima è morta a sé, e rivive in Dio.7ACB 163.2

    Alcuni affermano che se l’anima inciampa e cade, non potrà mai riconquistare la sua posizione. Ma la riflessione espressa poc’anzi contraddice questa affermazione. Prima del tradimento di Pietro Gesù gli disse: Quando sarai convertito, conferma i tuoi fratelli. Cristo, in seguito al Suo sacrificio, diede prova evidente della Sua fiducia riguardo alla conversione di Pietro, perché gli affidò non solo il compito di pascolare le Sue pecore, ma un più ampio e più delicato lavoro mai prima d’allora assegnato ad alcuno. Da quel momento non solo doveva occuparsi di evangelizzazione, ma doveva diventare pastore del gregge. (YI, Dec. 22, 1891)7ACB 163.3

    18,19 - La trasformazione di Pietro - (Matteo 19:28; 25:31, Romani 8:17; I Pietro 4:13; Giovanni 2l :18-22)7ACB 163.4

    In verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi. Questo gli disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. Detto questo aggiunse: «Seguimi».7ACB 163.5

    Pietro allora, voltatosi, vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, quello che nella cena si era trovato al suo fianco e gli aveva domandato: «Signore, chi è che ti tradisce?». Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: «Signore, e lui?». Gesù gli rispose: Se voglio che egli rimanga finché io venga, che importa a te? Tu seguimi!7ACB 164.1

    In seguito Pietro, diventato abbastanza umile per comprendere le parole di Cristo, senza ulteriori domande, una volta inquieto, dopo sicuro di sé, divenne discepolo sottomesso e umile. Seguì fedelmente il suo Signore che prima aveva rinnegato. Il fatto che Gesù non lo avesse allontanato, era per lui conforto e benedizione. Egli sentiva che avrebbe potuto essere crocifisso con la differenza che la sua crocifissione sarebbe stata eseguita con la testa in giù. È proprio Pietro, che partecipò da così vicino alla sofferenza di Cristo, sarà partecipe della gloria di Gesù nei cieli. (YI, Dec. 22, 1898).7ACB 164.2

    Volume 6

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