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Supplemento Al Commentario Biblico Di (Ellen G. White) Volumi Da 1a7 Nuovo Testamento - Contents
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    Capitolo 4:1

    Vedi commento di EGW al cap. 2 Corinzi 5:117ACB 377.10

    9, 11 — Il riposo sabatico dopo il lavoro — Ebrei 4:9,117ACB 377.11

    Vedi commento di EGW al cap. Proverbi 31:277ACB 378.1

    Il riposo di cui si parla in questo brano è il riposo nella grazia, ottenuto a seguito di un lavoro diligente. Coloro che imparano la mansuetudine e l’umiltà da Gesù, trovano riposo nell’esperienza di praticare i Suoi comandamenti. Il riposo divino non si ottiene nella pigrizia o nella felicità egoista del piacere. Coloro che non sono disposti a far conoscere il Signore agli altri, non troveranno riposo spirituale né in questa vita né in quella a venire. Solo dal lavoro serio provengono pace e gioia nello Spirito Santo, e felicità sulla terra e gloria in seguito.7ACB 378.2

    Fate dunque per prima il vostro lavoro. Pronunciate spesso parole d’incoraggiamento, d’ispirazione a coloro che vi ascoltano. Generalmente siamo troppo indifferenti verso gli altri. Ci dimentichiamo che i nostri compagni di lavoro hanno spesso bisogno di parole di speranza e di allegria. Quando siete in difficoltà, invocate conforto presso il Signore, perché la Sua amicizia è l’unica ed è vera. (MS 42, 1901)7ACB 378.3

    12 — Eliminare l’egoismo7ACB 378.4

    Vedi commento di EGW al cap. Giovanni 17:177ACB 378.5

    La verità pratica deve essere inclusa nelle nostre vite, e la Parola, come una spada affilata a doppio taglio, deve tagliare via l’eccedenza dell’IO. (Letter 5, 1897)7ACB 378.6

    Infatti, la parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l’anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore. (Ebrei 4:12)7ACB 378.7

    Trasformare: potere della Parola7ACB 378.8

    La Parola diminuisce l’orgoglio, il perverso diventa mite e contrito, il disubbidiente diventa ubbidiente. Le abitudini peccaminose naturali dell’uomo s’intrecciano con le faccende quotidiane, ma la Parola di Dio toglie via i desideri della carne. È necessario imparare a discernere i sentimenti e i pensieri della mente per essere disposti a soffrire per il Signore. (MS 42, 1901)7ACB 378.9

    Vedi commento di EGW al cap. Proverbi 16:2; Apocalisse 3:1-4; 20: 12,137ACB 379.1

    Vedi commento di EGW al cap. Apocalisse 3:37ACB 379.2

    13, 14 - Domande su cui riflettere — (Ebrei 4:14)7ACB 379.3

    Avendo dunque un grande sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che professiamo.7ACB 379.4

    Qual è la nostra professione di fede? Noi professiamo di seguire Gesù. Pretendiamo di essere cristiani. Non dobbiamo quindi testimoniare la nostra fede in Cristo? Serviamo il Signore con intelligenza? L’amore di Dio fluisce continuamente da noi verso gli altri? Confessiamo il nostro Redentore con parole e fatti? Conformiamo la nostra vita ai Suoi santi principi? Siamo diventati puri e senza macchia? Ogni cristiano deve mantenere la ferma fiducia fino alla fine. Per professare la fede genuina, dobbiamo imparare a respingere tutte le tentazioni e sopportare tutte le prove con pazienza. La fede può essere mantenuta solo praticando la religione cristiana, dimostrando la sua forza trasformatrice e conservando la fede nelle promesse di Dio. (MS 42, l90l)7ACB 379.5

    14-16 - Fasi del sacerdozio di Cristo — (cap. 2:17; 7:24-26; Romani 8:34; 1 Giovanni 2:1)7ACB 379.6

    Il Figlio di Dio ha adempiuto la sua promessa ed è ritornato in cielo per riprendere in mano il governo delle schiere celesti. Egli ha compiuto la fase del Suo sacerdozio morendo sulla croce per la razza caduta.7ACB 379.7

    Ora Cristo sta compiendo un’altra fase intercedendo davanti al Padre per i peccatori pentiti e presentando a Dio le offerte del Suo popolo. Dopo aver preso la natura umana, avendo superato le tentazioni del nemico, avendo la perfezione divina, a Lui è stato dato il giudizio del mondo. Il caso di ogni uomo sarà portato davanti a Cristo ed Egli pronuncerà il giudizio rendendo a ciascuno secondo le sue opere. (MS 12, 1901)7ACB 379.8

    15 — Nessuna traccia d’imperfezione di Cristo7ACB 380.1

    (cap. 3:14; Matteo 4:1-11; 19:17, Giovanni 10:30; 2 Pietro 1:4; Apocalisse 3:21)7ACB 380.2

    Vedi commento di EGW al cap. Marco 16:6; Giovanni 1: 1-3, 14; Romani 5:12-19; Colossesi 2:9, l0; 1 Giovanni 2: 1)7ACB 380.3

    Coloro che sostengono che Cristo non ha potuto peccare, non credono che Egli abbia assunto veramente la natura umana. È possibile quindi che Cristo in realtà, non fosse tentato né nel deserto né durante l’infanzia o in altri momenti? Egli è stato tentato in tutti i punti come siamo tentati noi, con la differenza che egli ha respinto ogni forma di tentazione dando all’uomo un perfetto esempio e, attraverso questo esempio, noi possiamo sfuggire la corruzione, la lussuria e diventare partecipi della natura divina.7ACB 380.4

    Gesù ha detto:7ACB 380.5

    Chi vince Io lo farò sedere presso di me sul mio trono, come anch’io ho vinto e mi sono seduto con il Padre mio sul suo trono. (Apocalisse 3:21) Da qui deve cominciare la nostra fiducia che bisogna mantenere salda sino alla fine. Se Gesù resistette alle tentazioni di Satana, Egli può aiutarci a fare altrettanto. Egli è venuto a portare la potenza divina per unirla agli sforzi umani. Gesù era libero da ogni peccato ed errore, in Lui non vi era alcuna traccia d’imperfezione. Mantenne la purezza immacolata nelle circostanze più difficili. Egli dichiarò: Nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Dio. (Luca 18:19) Oppure: Io e il Padre siamo uno. (Giovanni 10:30) Gesù affermava di essere Uno con il Padre e quindi rivendicava per sé la perfetta giustizia. (MS 141,1901)7ACB 380.6

    Ubbidienza a Dio o all’uomo?7ACB 380.7

    L’ubbidienza a Cristo appartiene ad un vero cristiano. Nelle nostre conclusioni, facciamo molti errori a causa delle nostre visioni sbagliate della natura umana di Cristo. Quando diamo alla Sua natura umana un potere che il semplice uomo non riesce ad avere per respingere i conflitti con Satana, noi distruggiamo la completezza della Sua umanità. Egli dà a tutti quelli che lo ricevono con fede la Sua grazia e la potenza figurativa. L’ubbidienza di Cristo al Padre è la stessa ubbidienza che viene richiesta all’uomo. L’umo non può superare le tentazioni di Satana senza il potere divino ma, per ottenere il potere divino è necessario essere in comunione con Gesù Cristo. Gesù non è venuto nel nostro mondo per farci ubbidire ad un dio minore o maggiore, ma per ubbidire alla santa legge di Dio, ed è proprio in questo che Gesù è il nostro esempio. Il Signor Gesù non è venuto nel nostro mondo per rivelare ciò che Dio è in grado di fare, ma ciò che un uomo può fare per fede e nella potenza dell’Eterno pronta ad aiutarci in ogni emergenza. L’uomo, per essere partecipe della natura divina deve avere fede e deve superare ogni tentazione da cui è assediato. Il Signore esige che ogni figlio e figlia di Adamo, per mezzo della fede in Gesù Cristo, serva Lui nella natura umana che abbiamo ora. Il Signor Gesù Cristo ha colmato l’abisso che il peccato aveva provocato. Ha collegato la terra al cielo e l’uomo finito con il Dio infinito. L’uomo può osservare i comandamenti di Dio nello stesso modo che li ha osservati Gesù. (MS 1, 1892)7ACB 380.8

    Cristo ha vissuto allo stesso livello dell’uomo — (Cap. 2:14)7ACB 381.1

    Satana credeva di poter illudere il Redentore del mondo ad essere tanto audace da manifestare la sua potenza divina. Per il Principe della vita sarebbe stato difficile realizzare il piano della salvezza dell’uomo, senza rivestire la divinità con l’umanità. Egli aveva ricevuto questo incarico nelle coorti celesti di cui conosceva il potere assoluto. Per Cristo era difficile mantenere il livello di umanità, come per gli uomini è difficile elevarsi al di sopra della loro natura depravata e di partecipare alla natura divina.7ACB 381.2

    Cristo è stato messo a una dura prova per resistere all’inclinazione in caso di pericolo, di usare il Suo potere per sconfiggere il pericolo e trionfare sul potere del principe delle tenebre. Satana ha mostrato la sua conoscenza dei punti deboli del cuore umano, ed ha impiegato la massima potenza per sfruttare la debolezza dell’umanità di Cristo. (RH, April 1, 1875)7ACB 381.3

    Nessuna disposizione particolare di ubbidienza7ACB 381.4

    Non dobbiamo collocare l’ubbidienza di Cristo come qualcosa che Gli compete per la Sua particolare natura divina, perché Egli è rappresentante sia di Dio sia dell’uomo e fu tentato come sostituto dell’uomo. Se Cristo avesse un potere speciale che non è privilegio dell’uomo avere, Satana avrebbe fatto punto cruciale di questa materia. Il compito di Cristo è stato quello di prendere le rivendicazioni di Satana sul controllo dell’uomo ma, poteva farlo solo come uomo e ubbidendo da uomo. (MS 1, 1892)7ACB 381.5

    La riconciliazione con Dio in Cristo — (2 Corinzi 5:19)7ACB 382.1

    Cristo era Dio in forma umana, e sopportò tutte le tentazioni da cui l’uomo è stato assalito. Egli ha partecipato alla sofferenza ed alle dolorose prove della natura umana. (SW, Dec. 10, 1907)7ACB 382.2

    15, 16 — Vedi commento di EGW al cap. Efesini 2:187ACB 382.3

    16 — Vedi commento di EGW al cap. Matteo 3:73-177ACB 382.4

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