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Supplemento Al Commentario Biblico Di (Ellen G. White) Volumi Da 1a7 Nuovo Testamento - Contents
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    Capitolo 3:3-7

    Vedi commento di EGW al cap. Ezechiele 36:25, 267ACB 121.2

    5-8 - Vedi commento di EGW al cap. 2 Corinzi. 5:177ACB 121.3

    14, 15 - Vedi commento di EGW al cap. 12: 327ACB 121.4

    14-17 — L’efficacia della croce — (cap. 1:29; Galati 6:14; Ebrei 2:14)7ACB 121.5

    La morte di Cristo sulla croce distrusse colui che ha il potere sulla morte, cioè il creatore del peccato. Quando Satana sarà distrutto, non esisterà più alcun tentatore di male, l’espiazione non avrà mai più ragion di essere. Non si presenterà più il pericolo di un’altra ribellione nell’universo di Dio. Ciò che può trattenerci efficacemente dal peccare in questo mondo di tenebre, sarà pure efficace in cielo. Il significato della morte di Cristo sarà compreso sia dai santi sia dagli angeli. Uomini caduti non potranno avere una casa nel paradiso di Dio senza l’Agnello immolato sin dalla fondazione del mondo. Non dovremmo quindi esaltare la croce di Cristo? Gli angeli attribuiscono onore e gloria a Cristo, perché anche loro non avrebbero certezza se non avessero visto la sofferenza del Figlio di Dio. È attraverso l’efficacia della croce che gli angeli del cielo sono custoditi dall’apostasia. Gli angeli, senza la croce non avrebbero alcuna garanzia contro il male, come non l’avevano prima della caduta di Satana. La profezia angelica non avrà più luogo nei cieli. L’umana perfezione era fallita in Eden, il paradiso della beatitudine. Tutti quelli che desiderano avere sicurezza su questa terra o in cielo devono volgere lo sguardo all’Agnello di Dio.7ACB 121.6

    Il piano di salvezza manifesta la giustizia e l’amore di Dio, offre una garanzia eterna contro la defezione nel mondo prima della caduta, così come tra coloro che sono redenti per mezzo del sangue dell’Agnello. La nostra unica speranza è nella perfetta fiducia nel sangue di Colui, che può salvare tutti coloro che si accostano a Dio per mezzo di Cristo. La morte di Gesù sulla croce del Calvario è la nostra unica speranza in questo mondo, e sarà il nostro tema nel mondo a venire. Oh, quanto poco comprendiamo il valore dell’espiazione! Se lo facessimo, potremmo parlare molto di più su questo tema.7ACB 121.7

    Il dono di Dio nel Suo diletto Figlio è l’espressione di un amore incomprensibile. Il Signore ha fatto molto di più che preservare l’onore della Sua legge, perché Egli ha salvato il trasgressore. Come mai gli uomini non studiano il tema della redenzione? È uno dei soggetti di studio più importanti. Se gli uomini contemplassero l’amore di Cristo attraverso la croce, la loro fede sarebbe rafforzata, acquisirebbero i meriti del Suo sangue, e sarebbero purificati e salvati dal peccato. (ST, Dec. 30, 1889)7ACB 122.1

    La luce dalla croce - (1 Corinzi 2:2; Colossesi l:20)7ACB 122.2

    Senza la croce l’uomo non avrebbe potuto avere alcuna comunione con il Padre. Da essa dipende ogni nostra speranza e alla luce di questo, il cristiano può avanzare come un conquistatore nell’amore del Salvatore. Quando il peccatore raggiunge la croce e guarda a Colui che è morto per salvarlo, egli può gioire perché i suoi peccati sono stati perdonati. Inginocchiato alla croce, egli ha raggiunto il punto più culminante che l’uomo possa raggiungere. La conoscenza della gloria di Dio si rivela nel volto di Cristo. Egli dice: vivete, o peccatori colpevoli, vivete. Il vostro pentimento è accettato, perché ho trovato un riscatto. Attraverso la croce si apprende che il nostro Padre celeste ci ama di un amore infinito ed eterno e ci attira a Sé come una madre verso un figlio ribelle. Non c’è da meravigliarsi quando l’apostolo Paolo esclama: Ma quanto a me, non sia mai che io mi glori d’altro che della croce del Signor nostro Gesù Cristo! (Galati 6:14) È anche il nostro privilegio glorificare la croce del Calvario e darci totalmente a Colui che ha dato sé stesso per l’umanità. Poi, per mezzo della luce che risplende dal Suo volto sui nostri, andremo avanti riflettendo tale luce a coloro che sono nelle tenebre. (RH, April 29,1902)7ACB 122.3

    L’amore è più forte della morte7ACB 122.4

    Gesù ha messo la croce sulla stessa linea della luce proveniente dal cielo, perché attraverso questa luce Egli vuole catturare l’attenzione dell’uomo. La croce è in linea diretta con lo splendore dei volti divini, in modo, che gli uomini possano vedere e conoscere Dio per mezzo di Cristo Gesù. Contemplando Dio, possiamo vedere Cristo, Colui che ha sacrificato la Sua vita per noi.7ACB 122.5

    Contemplando la croce, la nostra vista si estende fino a Dio e possiamo vedere non solo il Suo odio verso il peccato…ma anche l’amore per i peccatori, che è più forte della morte. Per il mondo la croce è l’argomento incontestabile che Dio è Verità, Luce e Amore. (ST, March 7, 1895)7ACB 123.1

    16 - La scienza della redenzione7ACB 123.2

    Il piano della redenzione supera di gran lunga la comprensione della mente umana. La grande condiscendenza da parte di Dio è un mistero che va oltre le nostre capacità di comprensione. La grandezza del piano di Dio non può essere pienamente compresa. Nessun altro piano della Sapienza divina avrebbe potuto superarlo. Il superamento del piano di Dio concerne nella incarnazione di Cristo. Egli, facendosi uomo, rinuncia alle vesti regali e come uomo si carica dei peccati del mondo. Attraverso questo piano, il Signore giustifica tutti coloro che credono in Gesù e lo accettano come loro personale Salvatore. La salvezza degli uomini dalla rovina eterna è la scienza celeste della redenzione e può essere effettuata solo attraverso l’incarnazione del Figlio di Dio e per mezzo della Sua vittoria sul peccato e sulla morte. Tentare di comprendere questo piano con l’intelligenza umana è un fatto sconcertante. (Letter 43, 1895)7ACB 123.3

    L’arcobaleno rappresenta la misericordia e la giustizia di Cristo — Genesi 9:13-17; Apocalisse 4:3)7ACB 123.4

    Nell’arcobaleno sopra il trono di Dio vi è una testimonianza eterna che Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il Suo Unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non muoia … Ogni volta che la legge è presentata davanti al popolo, lasciate che l’istruttore ponga la Verità sul trono sopra il quale vi è l’arcobaleno della promessa e la giustizia di Cristo. La gloria della legge è Cristo. Egli è venuto per diffondere la legge e per renderla onorevole. La misericordia e la pace sono riunite in Cristo e la giustizia e la Verità si sono abbracciate. Quando l’arcobaleno si forma dall’unione della luce del sole con le gocce dell’acqua e circonda il trono di Dio, ciò rappresenta la Sua potenza che comprende la misericordia e la giustizia. Non solo la giustizia deve essere presa in considerazione, perché ciò avrebbe ecclissato la gloria dell’arcobaleno della promessa, e gli uomini avrebbero visto solo la punizione della legge. Là dove non c’è giustizia, non c’è punizione, e quindi non è necessaria la stabilità nel governo di Dio. L’unità di giudizio e di misericordia rende la salvezza completa e la loro fusione ci permette di visualizzare il Redentore del mondo, la legge di Jehovah, e ci permette di esclamare: La Tua mitezza mi ha reso grande. (RH, Dec.13, 1892).7ACB 123.5

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