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Supplemento Al Commentario Biblico Di (Ellen G. White) Volumi Da 1a7 Nuovo Testamento - Contents
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    Capitolo 16:6

    Vedi commento di EGW al cap. Luca 12:17ACB 42.1

    18 - Il vero fondamento - (Matteo 16: 18)7ACB 42.2

    La parola “Pietro” indica una pietra vaga, qualsiasi. Cristo non ha fatto riferimento a Pietro come la roccia su cui Egli avrebbe fondato la Sua Chiesa. La sua espressione “questa pietra”, è applicata a Lui stesso come fondamento della chiesa cristiana. (ST Oct. 28, 1913).7ACB 42.3

    18, 19- Vedi commento di EGW al cap. Giovanni 20:237ACB 42.4

    22,23 - Satana tra Pietro e Cristo - (Luca 22:31, 32)7ACB 42.5

    Vediamo insieme che cosa il Signore disse a Pietro:7ACB 42.6

    Vattene via da me Satana. Che cosa stava facendo Satana? Egli era venuto faccia a faccia da Pietro il quale stava rimproverando Gesù. E mentre i due discutevano tra loro, Satana si trovava dietro a Cristo.7ACB 42.7

    Cristo disse a Pietro che Satana lo voleva sedurre: Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano, ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno. Se Pietro avesse voluto imparare la lezione, se fosse rimasto presso Dio al momento della prova, allora sarebbe rimasto con Gesù. Se non fosse stato indifferente agli insegnamenti di Cristo, allora non avrebbe mai rinnegato il suo Signore. (MS 14, 1894)7ACB 42.8

    Satana ha parlato attraverso Pietro7ACB 42.9

    Quando Cristo rivelò a Pietro il tempo della prova e della sofferenza che lo attendeva, Pietro gli rispose:7ACB 42.10

    Tolga ciò Iddio, Signore; questo non ti avverrà mai. Allora Gesù rispose: Vattene da me Satana. Satana stava parlando attraverso Pietro, nelle veci del tentatore. Mentre Gesù poteva percepire la presenza di Satana, per Pietro quella presenza era insospettabile. (Letter 244, 1907)7ACB 43.1

    Il lavoro di Satana era quello di scoraggiare Gesù nel salvare la razza depravata e le parole di Pietro erano proprio quelle che egli (Satana) voleva sentire. Entrambi si sono opposti al piano divino; e tutto ciò che portava il timbro del carattere del nemico era un’offesa a Dio. Le parole di Pietro furono pronunciate su istigazione di Satana, perché contrastavano le disposizioni del Signore, perché solo Dio poteva preservare la Sua legge per la salvezza dell’uomo caduto. Satana sperava tanto di scoraggiare e demoralizzare Cristo, ma Egli lo scacciò dicendo: Vattene via da me Satana. (RH, April 6, 1897)7ACB 43.2

    24 - Marco 8:34, Luca 9:23;7ACB 43.3

    Vedi commento di EGW al cap. Matteo 11: 28-30)7ACB 43.4

    Camminare sulle orme di Gesù7ACB 43.5

    Coloro che sono salvati devono seguire le orme di Cristo. Egli dice:7ACB 43.6

    Se uno vuole venire dietro a me, rinunci a se stesso e prenda la sua croce e mi segua. Il carattere di ciascuno di noi deve essere formato sull’esempio di Cristo. (MS 105, 1901).7ACB 43.7

    La via crucis7ACB 43.8

    Dobbiamo sollevare la nostra croce e seguire Gesù. Al momento che solleviamo la croce, abbiamo l’impressione che quella croce solleva noi dandoci la forza d’animo e il coraggio per raggiungere l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo. (RH, July 13, 1905).7ACB 43.9

    Levarsi sulla polvere - (Giobbe 19:25)7ACB 43.10

    La croce si solleva dalla pianura della terra per portarci in dolce comunione con Dio. Portando la croce, la nostra esperienza può essere tale che si potrà dire: Io so che il mio Redentore vive, e perché Egli vive, vivo anch’io. Quale stupenda garanzia per noi! (MS 85, 1901)7ACB 43.11

    Strada a due corsie - (Cap. 7:13,14)7ACB 44.1

    La croce sorge dove due strade divergono. Una è la via dell’ubbidienza che conduce al cielo, l’altra comoda e larga, dove l’uomo può facilmente andare con il suo peso del peccato e della corruzione, ma che conduce alla perdizione. (MS 50, 1898)7ACB 44.2

    Vivere per l’io disonora il Redentore - (Cap. 12:30; Luca 11:23)7ACB 44.3

    I cristiani che vivono per il proprio io, disonorano il Redentore. Essi possono apparentemente essere molto attivi nel servizio del Signore, ma in tutto ciò che fanno tessono il proprio io. Piantando i semi dell’egoismo, alla fine raccolgono una messe di corruzione. Ogni atto egoistico assume varie forme. Alcune di queste forme sembrano innocue. L’apparente bontà dà loro l’aspetto di bontà genuina, ma essi non glorificano il Signore. Con il loro servizio, la Sua causa è ostacolata. Cristo dice: Chi non è con me, e contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde.7ACB 44.4

    Coloro che mettono nel proprio lavoro l’io non possono essere attendibili. Se essi perdessero di vista il proprio egoismo, i loro sforzi avrebbero più valore per la Sua causa e la loro vita sarebbe conforme ai Suoi insegnamenti. I loro piani sarebbero fatti sulla base dell’amore e dell’armonia, l’egoismo sarebbe bandito dal loro operato. L’abnegazione, l’umiltà d’animo, la nobiltà di intenti, porterebbero l’esempio del Salvatore. (Matt. 16:24) (MS 2, 1903)7ACB 44.5

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