L’amore santificato, espresso per mezzo della vita di Cristo è come un profumo sacro. Esso è come un contenitore di profumo aperto, dal quale si sparge l’odore soave in tutta la casa. L’eloquenza, la conoscenza estesa della Verità, la devozione verso l’esterno, i rari talenti, si sono mescolati con l’amore umile e sacro che diventerà fragrante come un vaso aperto pieno di unguento. Ma i doni e le capacità, da soli non possono prendere il posto dell’amore.7ACB 131.7

Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sarei come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sarei nulla.E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi gioverebbe. 1 Corinzi 13:1-3 (MS 22, 1897)7ACB 131.8

12-15, 19 — Moltitudini acclamano Cristo7ACB 132.1

I dignitari del tempio rimasero muti dallo stupore. Dove ora era finito il potere dei sacerdoti e dei governati? Le autorità avevano annunciato che chiunque avesse riconosciuto Gesù come il Cristo, sarebbe stato espulso dalla sinagoga e privato dai suoi privilegi sacri. E mentre la moltitudine entusiasta gridava forti Osanna al Figlio di Davide, facendo riferimento a tutti i titoli che erano stati attribuiti a Cristo per mezzo dei profeti, sacerdoti e governanti cercarono di privare la terra del volto splendente del sole, come se volessero allontanare il mondo dalla gloria del Sole di Giustizia. A dispetto di tutta l’opposizione, il regno di Cristo veniva confessato dal popolo. Quando i sacerdoti e i governanti recuperarono le loro voci, cominciarono a mormorare tra di loro: Vedete che non guadagnate nulla? Ecco come il mondo gli corre dietro! Ben presto essi si scrollarono di dosso l’effetto paralizzante della scena cui avevano assistito e quindi cercarono di intimidire e minacciare la folla di denuncia alle autorità qualora volessero sollevare una sommossa. (3SP 14, 15)7ACB 132.2

32 - Per alcuni non c’è riposo7ACB 132.3

(cap. 1, 29; 3:14, 15; Vedi commento di EGW al cap. Galati 6: 14)7ACB 132.4

Mai prima c’era stata una conoscenza di Gesù come da quando fu crocifisso. Egli era stato innalzato dalla terra perché tutti potessero essere tratti a Lui. Nei cuori di molti che videro la scena della crocifissione e che udirono le parole di Cristo, vi era la luce della Verità. Essi, insieme a Giovanni avrebbero potuto proclamare: Ecco l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo.7ACB 132.5

Vi erano quelli che non avevano smesso di studiare le Scritture fino a quando non capirono il senso della missione di Cristo, fino a quando non scoprirono che il perdono era stato fornito gratuitamente da Colui la cui misericordia abbracciava il mondo intero.7ACB 132.6

Essi avevano studiato le profezie riguardanti Cristo, le Sue promesse date generosamente e liberamente, promesse dirette a Giuda e a Gerusalemme come una fontana aperta. (MS 45, 1897)7ACB 133.1

Studiate tutti la Parola alla luce della croce7ACB 133.2

Il sacrificio di Cristo quale rito espiatorio per il peccato è la grande Verità attorno alla quale si raggruppano tutte le altre verità. Per essere ben comprese, ogni verità nella Parola di Dio, dalla Genesi fino all’Apocalisse, deve essere studiata alla luce della croce del Calvario, in connessione con la stupenda verità della redenzione del Salvatore. Coloro che studiano il meraviglioso sacrificio del Redentore, crescono nella grazia e nella conoscenza. Voglio presentarvi il grande monumento di misericordia e di rigenerazione, di salvezza e di redenzione: il Figlio di Dio rialzato sulla croce del Calvario. Questo dovrebbe essere il tema di ogni lezione. Gesù dichiara: E io, quando sarò innalzato dalla terra, trarrò tutti a me. (MS 70, 1901)7ACB 133.3

La croce issata tra terra e cielo7ACB 133.4

Quando Cristo venne in questo mondo, scoprì che Satana si era appropriato di tutto ciò che desiderava. L’avversario di Dio e degli uomini credeva davvero di essere il principe di questo mondo ma, Gesù è venuto per togliergli tutto il suo potere. Egli è venuto per riscattare l’uomo dalla maledizione del peccato e dalla pena della trasgressione, affinché il trasgressore potesse essere perdonato. Egli piantò la croce tra la terra e il cielo, tra la divinità e l’umanità, e quando il Padre vide la croce, rimane soddisfatto e disse: Tutto è compiuto! D’ora in avanti, Dio e l’uomo possono essere riconciliati. Coloro che prima si erano ribellati contro Dio, hanno ora l’opportunità di riconciliarsi tramite la croce, con pentimento e accettando l’intercessione di Cristo presso il Padre. Nella croce essi possono vedere che misericordia e Verità si sono incontrate, che la giustizia e la pace si sono baciate. (ST, Sept. 30 1889)7ACB 133.5

La croce è l’anima del mondo — Galati 6:147ACB 133.6

La croce è ritta da sola nel centro del mondo. Essa non ha amici, ma li cerca. Essa crea le proprie unioni.7ACB 133.7

Cristo propone agli uomini di diventare collaboratori di Dio. Egli vuole fare di loro degli strumenti umani per attirare tutti i perduti a Sé. L’agenzia divina è efficace quando il cuore dell’uomo viene trasformato attraverso la comunione con Dio. (RH, Sept. 29, 1891)7ACB 134.1

39,40 — Vedi commento di EGW al cap. Luca 7:29,307ACB 134.2

45 - Vedi commento di EGW al cap. Atti 1:117ACB 134.3

Capitolo 11:50,51

Capitolo 13:2