Loading...
Larger font
Smaller font
Copy
Print
Contents
Supplemento Al Commentario Biblico Di (Ellen G. White) Volumi Da 1a7 Nuovo Testamento - Contents
  • Results
  • Related
  • Featured
No results found for: "".
  • Weighted Relevancy
  • Content Sequence
  • Relevancy
  • Earliest First
  • Latest First
    Larger font
    Smaller font
    Copy
    Print
    Contents

    Capitolo 15:6

    La sacra Verità immortalata7ACB 257.5

    Dopo la Sua resurrezione Cristo non si mostrò subito ai Suoi seguaci, tuttavia viene riportata una testimonianza dell’avvenuta risurrezione. Poi apparve a più di cinquecento fratelli in una volta, dei quali la maggior parte rimane ancora in vita ed alcuni sono morti. Tale testimonianza non può essere ignorata. I fatti riguardo alla risurrezione sono stati immortalati. (MS 115, 1897)7ACB 257.6

    L’espressione del volto di Gesù7ACB 257.7

    Dopo la Sua risurrezione, Cristo incontrò i suoi discepoli in Galilea. Al tempo stabilito, circa cinquecento discepoli si erano riuniti sul fianco della montagna. Improvvisamente Gesù, apparve in mezzo a loro. Nessuno poteva dire da dove o come Egli fosse venuto. Molti dei presenti non avevano mai visto prima il Maestro ma, si accorsero dei segni della crocifissione sulle mani e sui piedi ed il Suo volto era come il volto di Dio…e quando lo videro, lo adorarono. (Letter 115, 1904)7ACB 257.8

    9 - Vedere commento di EGW al cap. Atti 9:1-47ACB 258.1

    20 — Cristo, la primizia — (Levitico 23:10,11)7ACB 258.2

    È per la gloria di Dio che il Principe della vita deve essere considerato la Primizia nel fascio dei covoni. Perché quelli che ha preconosciuti, li ha pure predestinati ad essere conformi all’immagine del Figlio suo, affinché egli sia il primogenito tra molti fratelli. (Romani 8:29)7ACB 258.3

    Cristo è la Primizia di quelli che dormono. La scena della risurrezione dai morti è stata osservata dagli ebrei in una delle loro sacre feste. Dopo aver raccolto i primi frutti, essi si erano radunati nel tempio per una festa di ringraziamento. I primi frutti del raccolto venivano consacrati al Signore come offerta di ringraziamento. Quel frutto era stato riconosciuto come il Signore della messe. Quando il primo grano maturo era stato raccolto con cura, il popolo saliva a Gerusalemme per presentarlo al Signore agitando i fasci maturi davanti a Lui come offerta di ringraziamento. Dopo quella cerimonia veniva raccolto il resto del grano e posto nei covoni. (MS 115, 1897)7ACB 258.4

    20, 42-52 - Un esempio della risurrezione finale (cap. 13:12; Romani 8::11)7ACB 258.5

    La risurrezione di Gesù è stata il modello della risurrezione finale di tutti quelli che dormono in Lui. Il corpo risorto del Salvatore, il Suo portamento, gli accenti del Suo intervento, sono stati riconosciuti dai Suoi seguaci. Allo stesso modo, quelli che dormono in Cristo, saranno risuscitati. Come Gesù è stato riconosciuto dai Suoi discepoli, anche noi riconosceremo i nostri amici anche se in questa vita erano deformati, malati o sfigurati, i loro corpi risorti e glorificati, le loro personalità saranno perfettamente conservati. Sui loro volti vi sarà la stessa splendente luce simile a quella di Gesù dopo la Sua risurrezione. (3 SP 219)7ACB 258.6

    22, 45 — I peccatori ricevono la seconda chance - (Romani 6:12-19)7ACB 258.7

    Vedi commenti di EGW al cap. Giovanni 1:1-3, 14; Apocalisse 1:87ACB 258.8

    Come rappresentante della razza caduta, Cristo ha camminato sulla stessa terra sulla quale Adamo è caduto.7ACB 258.9

    Con una vita di perfetta ubbidienza alla legge di Dio, Cristo ha redento l’uomo dalla pena di morte a causa della vergognosa caduta di Adamo. L’uomo ha violato la legge di Dio. Solo chi ritorna con fede a Dio e ubbidirà alla Sua legge, sarà purificato dal sangue di Cristo. Il Salvatore non avrà mai più parte al peccato. Quale legislatore, Egli offre al peccatore un’altra possibilità, un nuovo processo. Egli apre una via per la quale il peccatore può essere reintegrato nel favore di Dio. Gesù ha portato il giogo delle trasgressioni dell’umanità, e impartendo all’uomo la Sua giustizia, gli rende possibile l’osservanza della santa legge di Dio. MS, 126, 1901)7ACB 259.1

    L’Alfa e l’Omega — (Apocalisse 1:8; 22:13)7ACB 259.2

    Quando gli studenti conosceranno la verità contenuta nell’Apocalisse, capiranno l’importanza attribuita alla ricerca delle profezie. Gesù è l’Alfa e l’Omega, la Genesi è l’Alfa e l’Omega del Vecchio Testamento e l’Apocalisse è l’Alfa e l’Omega del Nuovo Testamento. Entrambi s’incontrano in Cristo. Adamo e Dio si sono riconciliati per mezzo dell’ubbidienza del secondo Adamo, Colui che ha saputo vincere le tentazioni di Satana ed ha riscattato l’uomo dal vergognoso fallimento. I due Adami si riuniranno in cielo e si abbracceranno, mentre la bestia, il dragone, il falso profeta e tutti quelli che hanno rifiutato le opportunità e privilegi loro concessi ad un costo infinito, non essendo tornati alla fede, saranno esclusi dal Paradiso. (MS 33, 1897)7ACB 259.3

    42-52 Il nuovo corpo mantiene la personalità — (cap. 13:12)7ACB 259.4

    La nostra identità personale sarà conservata nella risurrezione, anche se non con le stesse particelle di materia rimaste sepolte nella tomba. Le meravigliose opere di Dio sono un mistero per l’uomo. Lo spirito, il carattere dell’uomo non viene conservato, bensì viene restituito a Dio. Alla risurrezione ogni uomo avrà il suo proprio carattere. Il Signore, al momento giusto chiamerà coloro che dormono alla vita restituendo l’alito vitale. L’uomo uscirà dalla tomba nella sua stessa forma, ma libero da ogni difetto e da malanni. Egli avrà la stessa personalità e sarà riconosciuto dagli amici e dai familiari. Non esiste una legge di Dio che dimostri che Egli restituirà gli stessi geni che componevano il corpo prima della morte.7ACB 259.5

    Paolo illustra quest’argomento con il grano seminato nel campo. Il seme piantato muore per rivivere poi. La sostanza naturale nel grano che muore non viene più rigenerata come prima, perché Dio gli dà un nuovo corpo secondo il Suo beneplacito. Il nuovo corpo umano sarà composto di una materia molto più fine, perché essa sarà una nuova creazione e una nuova nascita. Dalla semina del corpo naturale risorge un corpo spirituale. (MS 76, 1900)7ACB 260.1

    51-55 - Il tocco finale d’immortalità — (Isaia 65:17, Matteo 25:21; 1 Tessalonicesi 4:16,17; Apocalisse 5:12; 21:4)7ACB 260.2

    Il nostro Salvatore è risuscitato ed è vivente. Egli spezzò le catene della tomba dove era rimasto tre giorni, e pronunciò con trionfo: Io sono la risurrezione e la vita. E ora Egli sta per ritornare. E noi siamo pronti per riceverlo? Siamo pronti a tal punto che se ci addormentassimo, possiamo farlo con la speranza in Cristo Gesù? Stiamo lavorando veramente per la salvezza dei nostri fratelli e sorelle? Il datore della vita è alle porte; Egli viene per spezzare le catene della morte per portare la luce ai prigionieri che si trovano nelle tombe proclamando: Io sono la risurrezione e la vita. Il risorto ospite verrà. Gli ultimi Suoi pensieri erano la sofferenza e la morte che l’hanno portato alla tomba. Ora, invece Egli dice: O morte, dove è la tua vittoria? O morte dove è il tuo dardo? Le angosce della morte erano le ultime cose che si udivano attraverso le parole: O morte, dove è il tuo dardo? L’ultima cosa che seguiva l’angoscia era la morte; ma al risveglio tutta quella sofferenza è scomparsa. Alla risurrezione subentra l’immortalità, e a quel punto coloro che superano quella fase, s’incontreranno con il Signore nell’aria. Le porte della città celeste si apriranno e le nazioni che avranno mantenuto la Verità entreranno in essa accompagnati da colonne di angeli su entrambi i lati. I riscattati cammineranno in mezzo ai cherubini ed ai serafini. Poi, Gesù darà loro il benvenuto e li benedirà dicendo: Va bene, buono e fedele servitore…entra nella gioia del tuo Signore. Che cosa è la gioia? La soddisfazione di Gesù dopo aver visto il travaglio delle anime ora accolte nel cielo. Ecco, tutto questo è ciò per cui dobbiamo lavorare oggi. Ecco, qui c’è qualcuno che ha pregato Dio durante tutte le notti; poi, eccoci, c’è qualcun altro con cui abbiamo parlato e, mentre giaceva sul letto di morte ha dato il suo cuore al Signore.7ACB 260.3

    Ecco, vi è anche un ubriacone povero, al quale abbiamo parlato di Gesù, il potente Salvatore che avrebbe potuto dargli la vittoria. Questi redenti sono ai piedi di Gesù, e sulle loro teste viene posta una corona di gloria immortale mentre il coro degli angeli insieme agli ospiti redenti intona un inno glorioso.7ACB 261.1

    Oh, che musica! Non c’è una nota stonata! Ogni voce proclama: Degno è l’Agnello che è stato immolato! Gesù vede il travaglio della Sua anima ed ora è soddisfatto! Pensate che qualcuno dei redenti vorrà raccontare in quel momento glorioso le proprie sofferenze e le terribili tragedie? Ed Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate». (MS 18,1894)7ACB 261.2

    Larger font
    Smaller font
    Copy
    Print
    Contents